LORENA CELLINI
Cronaca

Polisportivo, il progetto va avanti. Vertice in maggioranza con i privati

Si parla di demolire lo stadio e ricostruirlo in periferia, e spazi per atletica e tennis vicino al Cosmopolitan

Un gruppo di imprenditori vorrebbe demolire il Polisportivo per costruire in quell’area, realizzando in periferia uno stadio nuovo

Un gruppo di imprenditori vorrebbe demolire il Polisportivo per costruire in quell’area, realizzando in periferia uno stadio nuovo

Fa passi avanti l’operazione per demolire il Polisportivo e spostarlo altrove, per lasciare spazio a un progetto residenziale e commerciale. Si è discusso un cambiamento rispetto all’ipotesi iniziale, ovvero portare l’impianto in periferia, dietro al palasport. Scartata l’ipotesi di realizzare uno stadio nuovo nella zona sud cittadina, su un terreno adiacente all’hotel Cosmopolitan che ospiterebbe invece una struttura non dedicata al calcio, ma ad attività sportive come l’atletica, il tennis e tutte quelle specialità che oggi sono ospitate negli spazi del Polisportivo.

Di queste prospettive si è parlato l’altra sera nel corso di una riunione di maggioranza, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti della società del nord Italia che ha proposto all’amministrazione comunale il progetto. Un passaggio, questo, che segna un ulteriore step verso un piano che, se dovesse essere attuato, sarebbe destinato a stravolgere la zona sud della città e a cancellarne i connotati che fin dagli anni Sessanta si sono identificati con lo stadio, con la Civitanovese, con il circolo tennis e la bocciofila comunale.

Da un punto di vista politico la discussione sta andando avanti, ma è finora rimasta nei confini della coalizione del sindaco Ciarapica, che ha avuto almeno due incontri ufficiali con i privati. Questi ultimi sono molto interessati a un progetto che vale milioni di euro ma che, come sta accadendo per la variante che trasformerà in cubatura residenziale l’istituto Stella Maris, ha un forte impatto emotivo sulla città, nella quale si stanno sviluppando sacche di resistenza alla trasformazione urbanistica di Civitanova, già segnata dal Piano casa, e che sembra concentrata su uno sviluppo che ha fatto esplodere i costi delle case e degli affitti.

Lorena Cellini