
I danni del maltempo della scorsa settimana
Fa discutere l’obbligo per le imprese – presentato lunedì dal ministero delle imprese e del made in Italy alle categorie produttive – di stipulare polizze assicurative contro le calamità naturali. L’obbligo assicurativo, introdotto dalla legge finanziaria 2024, entrerà in vigore il primo gennaio 2025 e interesserà tutte le imprese, relativamente ai danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali.
Ma diverse associazioni di categoria dicono no. Tra queste Cna. Daniele Rango, dirigente Cna Macerata e imprenditore a Treia, è titolare di un tomaificio (realizza calzature per l’ippica e i famosi palloni per il gioco del bracciale): "Così com’è prevista nella Finanziaria 2024 – dice –, rischia di diventare una nuova tassa occulta per le imprese, aggravando ulteriormente i costi a nostro carico. Una misura di questa portata non può essere decisa senza una discussione ampia, che coinvolga tutti gli attori interessati". Rango sottolinea la necessità di interventi infrastrutturali incisivi per proteggere i territori e quindi i sistemi produttivi locali: "La priorità sono gli interventi di lungo periodo per la mitigazione del rischio idrogeologico". A tal proposito, invita il governo centrale e le amministrazioni locali ad assumersi la responsabilità di investire in opere infrastrutturali. "Dobbiamo concentrarci su soluzioni strutturali e sostenibili, per proteggere il territorio e garantire la sicurezza delle imprese", aggiunge. "Ci sono compagnie di assicurazione – si chiede Cna Macerata – disposte a coprire le zone che oramai annualmente si inondano? A quale costo? Poi la profonda ingiustizia che chi non ha soldi e non si assicura non avrà diritto a nessun ristoro pubblico".
"Questo provvedimento ci lascia un po’ perplessi, dovrebbe essere più chiaro su diversi aspetti come ad esempio la definzione dei premi e dei danni, proprio per garantire agli imprenditori la certezza di stipulare polizze efficaci e a condizioni trasparenti – dichiara Enzo Mengoni, presidente territoriale di Confartigianato Imprese, che parla, comunque, anche in qualità di imprenditore, essendo titolare del Forno Regina a Recanati –. Purtroppo è ormai necessario ampliare le tipologie di eventi da assicurare, includendo fenomeni estremi sempre più frequenti come trombe d’aria, mareggiate, grandinate. Serve un duplice intervento, ma l’idea di affidarsi a una polizza privata non è del tutto sbagliata. Certamente non si dovranno in alcun modo creare situazioni di disparità o svantaggio tra chi deciderà di sottoscrivere le polizze e chi no. Sarebbe anche auspicabile esentare questi premi assicurativi dall’imposizione fiscale del 22,25%. Il nostro appello è di indirizzare le risorse verso la prevenzione e la messa in sicurezza dei territori, soprattutto nelle zone colpite dal dissesto idrogeologico, con la realizzazione di opere e infrastrutture adeguate, e la manutenzione ordinaria con controlli costanti".