Polo intitolato alla prof Scuri "Spazio che vivrà della sua luce"

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Erano in tanti ieri mattina a Unicam dove, in occasione della giornata dedicata alla "Notte europea dei ricercatori – Sharper", è stato intitolato il polo di Medicina sperimentale e sanità pubblica alla prof Stefania Scuri, scomparsa a 47 anni il 24 agosto per un male incurabile. Stefania Scuri era biologa e docente proprio in questo dipartimento dove svolgeva anche la sua attività di ricercatrice e tanti studenti e giovani assegnisti ha aiutato e sostenuto. La cerimonia si è aperta con il ricordo da parte del rettore Claudio Pettinari, del direttore della scuola di Scienze del farmaco Gianni Sagratini, della prof Grappasonni e delle giovani ricercatrici Sonila Xhafa e Laura Olivieri. "Mi fa molto piacere che questo Polo continuerà a vivere della sua luce e che gli studenti che entreranno qui per svolgere le loro tesi di laurea e frequentare le lezioni, porteranno via un pezzo di quello che era Stefania – dice Sagratini –. Credo che da oggi in poi dobbiamo cercare di trarre gli insegnamenti positivi che ci ha lasciato e di trasmetterli ai nostri studenti ed alle nostre generazioni". La prof Grappasonni ha sottolineato il talento della Scuri da ricercatrice e docente con una frase che diceva spesso "testa bassa e avanti". Il rettore racconta, invece: "I suoi occhi non si accontentavano di guardare lontano, ma volevano guardare ancora più lontano. Grazie Stefania".