"Polstrada ridotta all’osso, servono rinforzi"

Cioppettini (Siulp) denuncia: a Macerata non c’era nessuno per intervenire su un incidente, è stato allertato un agente che era a casa

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di Chiara Gabrielli

"Rilevamento degli incidenti stradali a chiamata, il personale è insufficiente: in cinque anni la Stradale in provincia è passata da 100 persone a 60. Il ministero e il prefetto ci ascoltino". Lancia l’allarme Damiano Cioppettini del Siulp Macerata per una situazione che non esita a definire "grave". Tutto nasce da un incidente nel territorio di Macerata "verificatosi alle 20 di mercoledì scorso. La Volante non poteva intervenire perché impegnata in un altro intervento di soccorso pubblico – sottolinea –. Tra l’altro, secondo le indicazioni ministeriali, la Volante non può intervenire in incidenti con feriti. Comunque, nel caso di mercoledì, altre forze di polizia, vigili urbani e carabinieri, non sono intervenute, non so come mai, e l’unica che poteva intervenire in quel momento era la polizia stradale. Come lo ha fatto? Chiamando un dipendente che stava a casa. Per quando si preparano l’auto e l’attrezzatura, di solito non si riesce a intervenire prima di due ore. Si sta arrivando alla gestione del rilevamento degli incidenti stradali a chiamata, e questo, sia per quanto riguarda gli operatori sia per i cittadini che vogliono un servizio efficiente, crea un disservizio ampio". Cioppettini spiega che la Stradale in provincia "ha tre sezioni territoriali: Macerata, Camerino, Civitanova. Questi tre uffici per quanto riguarda l’infortunistica stradale e il rispetto del codice della strada in generale sono il fiore all’occhiello della regione perché hanno i numeri più alti, come efficienza, di tutte le altre realtà provinciali. Qui svolge un lavoro encomiabile. E ciò nonostante negli ultimi 5 anni i colleghi sono diminuiti del 40 per cento, un taglio di personale dovuto al mancato turn over: sono passati da più di 100 a poco meno di 60. Il ministero si ricordi della provincia di Macerata e mandi più personale – l’appello del Siulp –, basta pensare che con i prossimi trasferimenti arriverà solo una persona, è chiaro che non è sufficiente. L’età media ora è di 54 anni, i colleghi sono al limite, anche per le ore notturne che fanno, quindi non si può chiedere di più. Hanno raddoppiato i risultati con il 40 per cento di persone in meno, già da questi numeri si può capire che danno il massimo". Un primo passo potrebbe essere "far rispettare il protocollo del 2020 che prevede la divisione in fasce territoriali riguardo la competenza per l’infortunistica stradale, e quindi la Stradale si dovrebbe occupare delle grandi arterie (nel nostro caso, la SS77 da Civitanova a Foligno) mentre la polizia locale si dovrebbe occupare dei centri abitati. Ma quando questo non riesce l’accordo prevede che i Comuni si consorzino e creino nuclei tra territori diversi capaci di garantire le pattuglie. Purtroppo in provincia questo non avviene. Il supervisore secondo l’accordo quadro è il prefetto. Si dovrebbero aprire dei tavoli – è l’invito di Cioppettini – per stimolare il consorzio tra Comuni". Proprio per sensibilizzare i cittadini, il ministero e il prefetto sulla necessità improrogabile di un aumento del personale e sull’importanza della creazione dei consorzi, il sindacato dei lavoratori della polizia vuole scendere in piazza: "Ci stiamo organizzando per iniziare una serie di incontri pubblici e una manifestazione, a gennaio o febbraio, per richiamare l’attenzione su questi problemi gravi. Gli incidenti stradali non possono essere coperti a chiamata, perché il servizio è scadente". Dulcis in fundo: "Si sta discutendo in questi giorni se far rilevare alla Stradale anche gli incidenti che avvengono in provincia di Fermo. Spero non passi questa linea – conclude Cioppettini –, il servizio che viene garantito in provincia andrebbe in tilt, una follia, che mette a rischio la sicurezza".