
La cerimonia con le autorità e il presidente della Regione Acquaroli
Un forte segnale di speranza per il futuro dell’entroterra quello arrivato ieri da Camerino. Presentato il progetto che si cela dietro la nuova e colorata sede dell’istituto compresivo "U. Betti" di Camerino in via Madonna delle Carceri. la scuola a partire da settembre ospiterà oltre cinquecento studenti. Il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, ha sottolineato l’importanza di questo ulteriore passo avanti nella ricostruzione. "Questo è un momento di festa per la città – ha detto Lucarelli –. Stiamo parlando di un percorso nato il 23 dicembre 2016 e presentato alla comunità perché è giusto far conoscere uno spazio difficile da visitare quando ci saranno all’interno gli alunni. Un progetto non semplice, che ha presentato alcune criticità, costato circa 15 milioni di euro. Un ringraziamento va a tutte le autorità coinvolte, all’Abf Foundation e alle imprese che hanno lavorato per realizzare il polo scolastico. Si riparte dal futuro di questa comunità attraverso la ricostruzione sociale delle generazioni più giovani".
Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo "Betti" Francesco Rosati ha aggiunto: "Saluto chi non c’è più, ma avrebbe voluto inaugurare questa scuola, ossia il maestro Maurizio Cavallaro. L’Istituto Betti è un’eccellenza, i dati lo certificano, ci sono 70 progetti di ampliamento dell’offerta formativa. Parliamo di progetti multidisciplinari, didattica su tematiche centrali in questo momento storico, collaborazioni con associazioni, enti e istituzioni. Dimostra dunque il grande lavoro degli insegnanti nonostante la dotazione a disposizione della scuola non fosse abbastanza".
Il commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, ha evidenziato come questo progetto abbia richiesto cinque lunghi anni di diter della burocrazia e solamente due anni e mezzo di costruzione e lavori: "Bisogna fare del "Betti" di Camerino il luogo in cui i giovani riescano ad essere educati in modo tale che sappiano affrontare i mille ostacoli che la realtà e il periodo storico gli presentano di fronte".
Non potevano mancare le parole ricche di soddisfazione da parte del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, presente ieri alla cerimonia. "Una squadra che ha compreso l’importanza della ricostruzione – ha detto – e un elemento fondamentale, il tempo, perché prima si ricostruisce, prima si torna alla normalità e prima si può ripartire, prima si può dare un futuro e una prospettiva a questa terra. I bambini sono il futuro di questa comunità".