"Porto, ’Paolo Ricci’ e antenna: il Ciarapica bis è iniziato male"

Mirella Paglialunga giudica i primi sei mesi: "Gli interessi del sindaco non coincidono con quelli di Civitanova"

"Gli interessi del sindaco non coincidono con quelli di Civitanova". Mirella Paglialunga, dall’opposizione, boccia i primi sei mesi del Ciarapica bis e ne elenca quelle che a suo giudizio sono le principali defaillance. "Il Paolo Ricci è stato trasformato in bancomat con il presidente del Cda, voluto e nominato dalla maggioranza, che si è triplicato lo stipendio. Poi la presa in giro nei confronti dei residenti del quartiere di Quattro Marine con la contestata antenna che verrà piazzata in via Caracciolo dove il sindaco, in campagna elettorale, aveva detto che non sarebbe stata installata. Una promessa e un voto di scambio pessimamente falliti". Nella lista nera della candidata sindaco sconfitta anche la vicenda del porto "in cui - dice - assistiamo a trattative nascoste con l’università di Camerino delle quali la città non sa nulla. E nemmeno il consiglio comunale. Tutto ciò in barba alla partecipazione dei cittadini e al rispetto degli obblighi assunti da Ciarapica in consiglio comunale con la città". "Intanto - sottolinea Paglialunga - l’amministrazione di centro destra dà via libera, all’unanimità, anche alla cementificazione di 1.200 metri quadrati in zona esondabile, a ridosso del fiume Chienti, per la realizzazione di un edificio a vocazione commerciale, una grande cambiale elettorale". Mirella Paglialunga, infine, tocca anche la questione giudiziaria con la recente indagine della Procura a carico dell’assessore Giuseppe Cognigni "per rivelazione - ricorda Paglialunga - di segreto d’ufficio, su cui il sindaco non dice nulla. Era questo che voleva Civitanova eleggendo Ciarapica? Arriverà il tempo per capire che i suoi interessi non coincidono con quelli della città".