"Pre-scuola", pasticcio a spese delle famiglie

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Giancarlo

Falcioni

Mentre in maggioranza ci si accapigliava sulla laurea per il sovrintendente e sulla pet therapy, alle famiglie maceratesi per la prima campanella è stata riservata una sorpresa della quale avrebbero fatto volentieri a meno. Come se non bastassero le bollette folli e il carrello della spesa sempre più caro, ora nella contabilità domestica va inserita anche la voce "pre-scuola": uno scherzetto che va da 180 a 215 euro, a seconda che il pargolo frequenti le lezioni per cinque o sei giorni la settimana. Se, poi, i pargoli sono due, allora (ma solo per il secondo figlio) le cifre scendono a 165 e 200 euro. Il "pre-scuola" altro non è che il servizio di assistenza agli alunni delle elementari, che arrivano nel proprio istituto in anticipo rispetto alla campanella. Un servizio vitale per quei genitori che, dovendo correre al lavoro, non possono aspettare l’inizio delle lezioni per portare il figlio in classe. Ebbene, fino all’anno scorso il pre-scuola era gratuito, da quest’anno si paga. Il problema – ha spiegato l’assessore Katiuscia Cassetta – è prettamente economico: negli ultimi due anni le spese erano state coperte con i fondi Covid, che ora non ci sono più. Peccato – come si sono affrettati a far notare non solo dall’opposizione, ma soprattutto dalla stessa maggioranza – che il servizio esistesse (e fosse del tutto gratuito) anche prima del Covid. Insomma, un bel pasticcio a spese delle famiglie. Le stesse famiglie per aiutare le quali si sono tagliati i fuochi d’artificio di San Giuliano.