"Precari, è falso allarme Contratti verso il rinnovo"

Cgil, Cisl e Uil contro il Nursind: affermazioni demagogiche e strumentali "La Regione ha aumentato la spesa per il personale di 3,2 milioni di euro"

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di Franco Veroli

"Sono alquanto demagogiche, se non strumentali soltanto per catturare l’attenzione, le notizie diffuse dal sindacato autonomo che dà per certo il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato nell’Area Vasta 3 di Macerata". Matteo Pintucci (Fp Cgil), Luca Talevi (Cisl Fp) e Marcello Evangelista (Uil Fpl) vanno all’attacco del Nursind, il sindacato autonomo che ieri ha lanciato l’allarme rispetto al rischio che i contratti in scadenza alla fine di giugno (settanta infermieri e trenta operatori socio-sanitari) non siano rinnovati. "Va invece detto – sottolineano i tre segretari – che la giunta regionale, con la delibera 537 del 9 maggio, ha innalzato il tetto di spesa per il personale per circa 3,2 milioni di euro per tutte le aziende (Asur, azienda ospedaliera Marche nord, azienda ospedaliera universitaria ospedali riuniti di Ancona e Inrca, ndr)". Nel dettaglio, l’Asur potrà aumentare la spesa per il personale per circa 2,3 milioni di euro. "Questo atto, inseguito strenuamente dai sindacati confederali – proseguono –, era fondamentale proprio per consentire la decisione politica di prorogare i contratti precari in scadenza nel mese di giugno". Di qui lo stupore nel leggere "affermazioni perentorie, fatte passare per "verità divina", di sindacati autonomi non ammessi alle contrattazioni regionali". "Sono affermazioni rilasciate senza cognizione del difficile, ma incisivo percorso che le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl stanno facendo da settimane al servizio salute della Regione proprio per ottenere i rinnovi di questi contratti". Detto questo, i sindacati confederali non negano la preoccupazione per la situazione nella quale versa il personale della sanità regionale, che si acuisce nel periodo estivo, perché devono sì essere garantite le sacrosante ferie ai dipendenti, ma non si deve neppure fare del "terrorismo informativo". "È nostro stile lavorare fino all’ultimo con le controparti per cercare e trovare soluzioni – dicono ancora Pintucci, Talevi ed Evangelista –. È per questo che, subito dopo la pubblicazione della delibera, che crea le precondizioni per l’incremento delle assunzioni, abbiamo chiesto un incontro urgente al dipartimento salute della Regione e ai quattro enti della sanità marchigiana, per verificare dunque le ricadute occupazionali prima della programmazione delle ferie estive". "I dipendenti dell’Area Vasta 3 di Macerata – concludono i sindacati confederali – possono confidare sul continuo pressing che esercitiamo sulla politica regionale affinché si ottengano, peraltro in breve tempo, tutte le risposte che moltissimi professionisti e anche gli operatori attendono con comprensibile ansia".