REDAZIONE MACERATA

’Premio donna’ all’ambasciatrice della Polonia

Il riconoscimento è stato consegnato in Comune ad Anna Maria Anders: "Sono onorata di ricevere questo titolo proprio qui"

’Premio donna’ all’ambasciatrice della Polonia

"Oggi 24 febbraio (ieri; ndr) è una grande giornata per me. Sono onorata di ricevere qui a Civitanova il ’Premio donna 2024’ per la pace, assegnatomi dal Lions Club Cluana, gemellato tra l’altro con il Lions di Cracovia. Non mi sento ’straniera’ tra voi. Mi considero quasi italiana. L’Italia è stato il mio destino. Sono venuta nel Belpaese sin da piccola con i miei genitori, poi tante volte con amici. Ho conosciuto anche mio marito (militare americano) a Montecassino, proprio sulla tomba di mio padre, che nel 1944 ha percorso questo territorio marchigiano in un momento cruciale della storia, animato dall’anelito per la libertà". Lo ha detto l’ambasciatrice della Polonia in Italia Anna Maria Anders, figlia del generale Wladyslaw (1892-1970), nella sala consiliare di Civitanova, dopo aver ascoltato le motivazioni lette dalla presidente Giulietta Bascioni e ricevuto la scultura dell’artista Mauro Brattini, alla presenza di connazionali, di civitanovesi figli di soldati polacchi, dell’arcivescovo di Loreto Fabio Dal Cin, dei rappresentanti dei comuni di Civitanova (Claudio Morresi), Loro Piceno (Robertino Paoloni), Offagna (Ezio Capitani), di Gerardo Villanacci (volto noto del Tg2), del Console onorario polacco in Ancona Cristina Gorajski, del comandante della compagnia carabinieri Angelo Chiantese, del notaio Piergiorgio Moscetta, delle autorità lionistiche Carla Cifola, Maria Elma Grelli, Mauro Ferrante, Roberta di Marco, Riccardo Rascioni (Camerino), Anna Giannoni, nonché di Anna Czerwinska (Aipnm) e del maestro Alfredo Sorichetti. "I soldati polacchi hanno combattuto per la pace, ma l’ironia di tutto questo è che poi la Polonia – ha sottolineato l’ambasciatrice – ha dovuto aspettare 40 anni per avere la libertà e la pace. In questi giorni la situazione mondiale è molto pericolosa. Il nostro presidente ha detto che l’Ucraina deve dire come vuole questa pace, non possiamo imporre qualcosa. È una situazione delicata. Poi c’è anche il dramma del Medio Oriente. Gli eventi, da due anni a questa parte, hanno costretto molte persone a conoscere ciò che è avvenuto con la seconda guerra mondiale di cui non sapevano quasi nulla. Quando la gente ha visto milioni di ucraini che scappavano ha capito quello che era successo a noi polacchi nel ‘900, invasi prima dai tedeschi, poi dai russi". La Anders ha annunciato che a maggio a Montecassino si celebreranno gli 80 anni della Liberazione dell’Italia.

Ennio Ercoli