Processo per il delitto di Alika, Ferlazzo chiede il rito abbreviato Adesso la parola passa al gip

Ha chiesto il rito abbreviato Filippo Ferlazzo, il 32enne campano accusato di aver ucciso l’ambulante Alika Ogorchukwu, lungo il corso Umberto I il 29 luglio scorso. Ora l’istanza sarà valutata dal giudice per le indagini preliminari Claudio Bonifazi. Ferlazzo è stato sottoposto alla perizia psichiatrica del dottor Gianni Giuli, che lo ha dichiarato capace di intendere e di volere e di seguire il processo. Acquisito questo dato, il sostituto procuratore Claudio Rastrelli ha chiesto per lui il giudizio immediato, accusandolo di omicidio volontario aggravato. L’udienza è stata fissata per il 5 aprile davanti alla corte d’assise. L’avvocato Roberta Bizzarri però ha depositato una istanza in cui chiede il processo con il rito abbreviato: per il difensore di Ferlazzo, il delitto del 29 luglio sarebbe un omicidio preterintenzionale, non volontario. Per i reati per cui si rischia l’ergastolo, non è più ammesso il rito abbreviato; per l’omicidio preterintenzionale invece sarebbe possibile, e darebbe all’imputato lo sconto di un terzo della pena. Inoltre, l’avvocato Bizzarri ha chiesto anche di sentire come testimone la psichiatra che ha firmato la consulenza sul campano, per far valere in giudizio le difficoltà del 32enne, invalido al cento per cento per un disturbo della personalità. A questo punto, il giudice Bonifazi dovrà pronunciarsi sull’istanza, notificata anche al difensore della parte civile, l’avvocato Francesco Mantella, e al sostituto procuratore Claudio Rastrelli, che dovrà dare il suo parere sulla richiesta.

p. p.