Processo sulla tragedia a Rigopiano. Fissata l’udienza in Cassazione

Il 27 novembre sarà riesaminata la sentenza d’appello, impugnata dai sette condannati e dalla procura generale.

Processo sulla tragedia a Rigopiano. Fissata l’udienza in Cassazione

Il 27 novembre sarà riesaminata la sentenza d’appello, impugnata dai sette condannati e dalla procura generale.

Fissata al 27 novembre l’udienza in Corte di Cassazione per la tragedia di Rigopiano, l’hotel di Farindola (Pescara) travolto da una valanga che provocò 29 morti il 18 gennaio 2017. Oltre agli avvocati delle otto persone condannate, ha impugnato la sentenza di secondo grado anche il procuratore generale, chiedendo la riforma delle 22 assoluzioni decise dalla corte d’appello dell’Aquila. La sentenza di secondo grado aveva ristretto il perimetro delle responsabilità penali soltanto ai livelli istituzionali di Comune di Farindola, Provincia e prefettura di Pescara. Continuano la loro battaglia i parenti delle vittime. Tra queste, il 31enne di Pioraco Emanuele Bonifazi, receptionist dell’hotel, e il pilota 25enne di Castelraimondo Marco Tanda, in vacanza in Abruzzo. "La battaglia giudiziaria continua, senza grandi aspettative o illusioni da parte nostra – ha scritto il comitato “Rigopiano, in attesa del Fiore“ – perché le sentenze di primo e secondo grado ci hanno chiaramente dimostrato che in Italia non esiste una giustizia giusta. Ciò nonostante noi saremo lì e fino alla fine faremo il possibile affinché da questo processo emerga tutta la verità, lo dobbiamo ai nostri cari, a noi stessi e ai posteri. I nostri 29 angeli sono morti perché abbandonati a Rigopiano e la loro morte si poteva e si doveva evitare. Non si possono giustificare l’incompetenza e l’imperizia di chi non ha fatto il proprio dovere, con una assurdità come l’imprevedibilità, perché l’unica cosa imprevedibile è morire così in un Paese civile".