Procura affidata a Narbone "È come un ritorno"

Si è laureato a Macerata, dove il padre ha lavorato a lungo. "La città nella mia vita da ragazzo ha avuto un posto importante". Arriva da Pesaro

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di Paola Pagnanelli

È Giovanni Fabrizio Narbone il nuovo procuratore della Repubblica di Macerata. Lo ha deciso ieri il Consiglio superiore della magistratura. "Sono molto soddisfatto di questa nomina – ha commentato il magistrato, attualmente sostituto procuratore a Pesaro -. Ho frequentato l’università a Macerata e mio padre ha lavorato a lungo a Macerata, se trenta anni fa mi avessero anticipato che avrei ricoperto questo incarico ci avrei subito messo la firma".

Nato ad Ancona, 60 anni da compiere ad agosto, dopo l’uditorato ad Ancona, nel 1991 con il procuratore capo Vincenzo Luzi, il magistrato ha lavorato a Lodi e poi alla procura di Milano. Dopo 20 anni in Lombardia, nel 2013 è tornato nelle Marche, a Pesaro, e ora sarà a Macerata. La nomina è stata fatta ieri dal plenum del Csm, ed era piuttosto attesa, visto che il procuratore precedente, Giovanni Giorgio, era andato in pensione ad aprile dell’anno scorso; da allora, l’ufficio è stato guidato dal procuratore Claudio Rastrelli.

Ieri mattina, dopo una prima votazione, oltre a Narbone erano in lizza Giovanna Lebboroni, attualmente alla guida della procura per i minori di Ancona, ed Erminio Amelio, in forza alla procura di Roma. Alla seconda votazione tra i due candidati con più preferenze, nove schede sono andate a Lebboroni, e dieci a Narbone; quattro consiglieri si sono astenuti. Mancano ora alcune formalità e il decreto ministeriale di nomina, poi il procuratore potrà prendere servizio al quarto piano di via Pesaro. Potrebbero volerci un paio di mesi per il suo insediamento.

"Nella mia vita di ragazzo, Macerata è stata un posto importante – ha detto il procuratore –, so che si tratta di un bell’ufficio e che la realtà è interessante, con le varie problematiche che ci sono. Sono stato al consiglio giudiziario, ho conosciuto le realtà del distretto tra cui anche quella di Macerata, dove il consiglio si è riunito non molto tempo fa. Non vedo l’ora di iniziare. Di norma ci vuole un po’ per rendere effettivo il trasferimento, ma in questo caso il posto era scoperto da oltre un anno quindi forse i tempi potrebbero accorciarsi. Comunque, io sono pronto a venire".

La nomina era piuttosto attesa anche perché l’attuale Consiglio superiore della magistratura è in scadenza, a settembre ci saranno le elezioni per rinnovarlo, dunque se in queste ultime sedute non si fosse arrivati alla scelta per il capo dell’ufficio maceratese, i tempi si sarebbero ulteriormente allungati e la mancanza del ’titolare’ avrebbe assunto una dimensione temporale abbastanza inusuale per un incarico importante come quello di procuratore della Repubblica.