Prof licenziato, quando il merito soccombe

Pierfrancesco

Giannangeli

Pare che le nuvole che si addensano sulla costa orientale degli Stati Uniti dopo qualche giorno, attraversato l’Atlantico, arrivino da noi. Quindi, se a New York nevica, dobbiamo attenderci che i fiocchi, sempre dopo aver passato l’oceano da una parte all’altra, si presentino anche a casa nostra. Questo almeno sostenevano alcuni anziani, magari i più attenti a quelle previsioni del tempo che ormai divertono di più perché sono globali e quindi possiamo soddisfare anche la curiosità di conoscere che tempo fa in Papuasia. Lasciando a questa cosa il beneficio del dubbio – magari la neve era solo una casualità –, ci sono altri fenomeni, non meteorologici bensì di costume (chiamiamoli così), che sicuramente volano, caricandosi di energia, e passano da una parte all’altra dell’Atlantico: se questa energia sia positiva o negativa è poi sempre tutto da vedere. Ci sono mode discutibili, insomma. E discutibile è, di sicuro, considerare la formazione come un affare dove chi paga ha sempre ragione, e pazienza se la storia personale e il merito di chi viene travolto dal business racconti tutt’altro. La vicenda è abbastanza nota, nel senso che se n’è parlato anche da noi, probabilmente però senza la necessaria indignazione, e possiamo riassumerla così: il prof. Maitland Jones, 84 anni, una leggenda della chimica che ha scritto anche un manuale adottato in molte università, già docente a Princeton, è stato licenziato dalla New York University a seguito di una petizione di 82 dei 350 studenti della sua classe – che le cronache raccontano come quelli che avevano preso brutti voti – perché giudicato troppo severo. Tra l’altro, il prof. Jones è considerato da molti suoi colleghi come un innovatore dei processi didattici (evidentemente i firmatari amano di più un certo conservatorismo). Dunque, le ragioni di chi paga – che poi sono i genitori – hanno prevalso sul merito: sconsolante. Che dire, speriamo che i venti sull’Atlantico per una volta non soffino verso di noi.