Profughi spediti in montagna: in 50 a Frontignano

Ussita, il sindaco Rinaldi: «Ma che integrazione è questa?»

Altri profughi ieri davanti all’ufficio immigrazione (foto Calavita)

Altri profughi ieri davanti all’ufficio immigrazione (foto Calavita)

Macerata, 5 novembre 2015 – Andranno a Frontignano (Ussita) e all’Abbadia di Fiastra (Tolentino) i profughi che saranno accolti, inseriti nei numeri del nuovo bando della prefettura. L’altra possibile destinazione è Treia. La scorsa settimana sono state aperte le buste con l’offerta economica dei partecipanti alla gara. Restano in concorso il Gus (gruppo umana solidarietà), la Croce rossa e l’hotel Stelvio di Sondrio, dopo l’esclusione di tre soggetti (Acsim, Villa Verdefiore e cooperativa Nuova Luce di Taranto). Risultato: ci sono 230 posti potenziali, ma il numero non sarà confermato prima dell’aggiudicazione definitiva. Cinquanta profughi saranno presi in carico dall’Hotel Stelvio e saranno sistemati in un albergo di Frontignano. Se tutto va bene. Infatti mancano ancora conferme da parte dell’Amministrazione in merito all’agibilità dello stabile. «Il Comune ha scritto una nota al prefetto – spiega Marco Rinaldi, sindaco di Ussita – in cui sono esposte le nostre perplessità. Innanzitutto, il Comune non può stabilire se la struttura alberghiera da esaminare sia o no idonea, dal momento che è chiusa dal 2002. Quindi è il proprietario che deve preoccuparsi di fare le necessarie certificazioni sotto l’aspetto igienico sanitario e quello di agibilità. Ciò che sappiamo, però, è che la struttura, composta da nove camere, sarebbe autorizzata per 27 ospiti, quindi come potrà contenerne 50? Poi abbiamo elencato considerazioni di carattere umano e sociale – continua Rinaldi –. Si può offrire una vera accoglienza in un paese che non ha abitanti, fatta eccezione per la stagione invernale? in un paese in cui non c’è il medico, né un servizio di trasporto pubblico per raggiungere il centro abitato, né un semplice bar. I profughi sarebbero completamente isolati, per non parlare del rischio bufere di neve, per le quali spesso la strada viene chiusa. Che integrazione è, con queste condizioni di partenza? E poi i cittadini sono preoccupati, a Ussita ci sono appena 400 abitanti, l’impatto dei profughi sarebbe forte». A Tolentino andranno invece 70 profughi, che saranno gestiti dalla Croce rossa. «Certo che l’accoglienza comporta dei problemi – commenta Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino –, ma la comunità si romboccherà le maniche per aiutare chi ne ha bisogno. Abbiamo già un’alta percentuale di immigrati, ma hanno dimostrato di sapersi integrare bene. Nel caso dei nuovi arrivi, confido nella bontà dell’associazione che li ha in carico».