"Pronto soccorso, cento accessi al giorno. Ma c’è carenza di personale"

Il primario Rossi: vanno modificate le regole sulle assunzioni dei medici, serve un intervento a monte da parte del governo

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"Viaggiamo attorno ai 100 accessi al giorno. Covid e caldo fanno la loro parte, anche se sul fronte pandemico sembra ci sia una stabilizzazione. Ma certo la mole di lavoro a cui dobbiamo far fronte è davvero grande, ovviamente anche perché siamo pochi, medici e infermieri, rispetto a quanti ne servirebbero, non solo in tempo di Covid". Emanuele Rossi, primario del pronto soccorso di Macerata, sintetizza così la situazione di questi afosi giorni di luglio.

Chi sono i pazienti Covid?

"Sono anziani, soprattutto ultraottantenni".

Ci sono casi di polmonite provocata dal virus?

"Sì, ma – appunto – solo nelle persone più avanti con gli anni. Ci sono anche soggetti più giovani, persino bambini positivi al Covid. Ma questi, diversamente dagli anziani, non di rado affetti da più patologie, se la cavano molto più facilmente. Il problema è proprio questo".

Cioè, quale?

"Gli anziani che accedono al pronto soccorso, positivi o meno, sono spesso non autosufficienti. Hanno bisogno di cure e assistenza continua che non è facile garantire a lungo in un pronto soccorso. Dovrebbero essere trasferiti in altri reparti, ma i posti sono limitati. L’attivazione dei 20 posti letto a San Severino ha permesso di ridurre la pressione su Macerata, Civitanova e Camerino. Ma è chiaro che i problemi restano, in particolare per la carenza di personale".

Un problema cronico. Perché non si riesce a risolverlo?

"Serve un intervento forte a monte, da parte del governo, del ministero della Salute che dovrebbero dare indicazioni uguali per tutti. Ritengo che debbano essere riviste le norme che regolano le assunzioni dei medici, ormai vecchie. Questo significa anche rimodulare le risorse da destinare allo scopo. Sono queste norme che, oggettivamente, limitano tutte le Regioni le quali, se non si cambia, non possono fare altro che cercare di tamponare – per quanto possibile – la situazione".

Franco Veroli