CHIARA MARINELLI
Cronaca

La protesta al pronto soccorso: “Mio padre 82enne per 3 giorni su un lettino senza cibo né cure”

Macerata, denuncia alla polizia della sangiustese Cristina Bastianelli: si sono accorti di lui solo dopo le nostre rimostranze. “Solo quando abbiamo iniziato a protestare si sono ricordati di lui, si sono accorti che intanto gli era venuta la febbre e hanno iniziato a fare qualche controllo”

L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata (foto Calavita)

L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata (foto Calavita)

Macerata, 5 giugno 2025 – “Per tre giorni mio padre è rimasto sedato al pronto soccorso di Macerata, senza ricevere alcun esame, alcuna cura, alcuna attenzione se non quelle di noi familiari, rimasti sempre con lui. Ci hanno fatto aspettare in attesa di un trasferimento, che non era mai stato chiesto. E solo quando abbiamo iniziato a protestare si sono ricordati di lui, si sono accorti che intanto gli era venuta la febbre e hanno iniziato a fare qualche controllo”. Lo racconta affranta e incredula la sangiustese Cristina Bastianelli, che sull’accaduto ha presentato una denuncia alla polizia.

“Mio padre ha 82 anni, ma finora era sempre stato piuttosto bene. All’improvviso, la sera del 30 maggio è diventato disorientato e violento, e quella notte mia sorella Simona e io, non sapendo più cosa fare, lo abbiamo portato al pronto soccorso. Lì per prima cosa lo hanno sedato, poi, solo nel tardo pomeriggio del 31, gli hanno fatto una Tac alla testa. Domenica, il primo giugno, ci hanno detto che erano in attesa di trasferirlo alla clinica Marchetti. Ma il 3, vedendo che non veniva mai trasferito, abbiamo chiamato noi la clinica per capire quale problema potesse esserci. Ma così abbiamo scoperto che non ne sapevano nulla”.

“Nel frattempo – prosegue Bastianelli –, in questi tre giorni mio padre era rimasto sempre sedato, senza cibo, senza nessuno che lo lavasse, senza alcuna visita, continuando a indebolirsi. E ogni volta che noi provavamo a chiedere informazioni ci venivano date risposte vaghe e frettolose. Martedì mattina abbiamo iniziato a protestare, facendo presente che da giorni una persona anziana e malata era abbandonata su un lettino, e grazie anche all’aiuto di una dottoressa che conosciamo e che abbiamo incrociato per caso finalmente si sono ricordati di lui. Gli hanno messo il bracciale identificativo, perché non era stato fatto neanche quello; su segnalazione di mia sorella gli hanno misurato la febbre, scoprendo che la temperatura era salita; hanno fatto gli esami necessari e lo hanno pulito, visto che era in condizioni pietose. Non aveva neppure preso le medicine per il cuore che prende di solito, non aveva avuto neppure cibo e acqua. Quando ci siamo arrabbiate si sono attivati tutti, in particolare un dottore che è stato gentilissimo e bravissimo”. La sangiustese si è rivolta subito al Tribunale del malato, scoprendo che non molto tempo prima c’era stata un’altra segnalazione sul pronto soccorso. “Nostro padre – dice Bastianelli – è stato ignorato per tre giorni. Non si può lasciare un anziano sedato su un lettino, senza cibo, senza pulizie, senza un controllo neppure delle sue condizioni generali. E il fatto che poco fa sia successa una cosa analoga, mi ha spinto a rendere pubblico quanto accaduto, perché qualcosa possa cambiare”.