
di Chiara Gabrielli
Discarica di Cingoli, insorgono gli abitanti della zona dopo l’ipotesi di un ampliamento del sito a Fosso Mabiglia, località al centro tra i territori di Appignano, Treia, Filottrano e Cingoli: si dicono pronti a tutto per impedire che si vada avanti, anche a fermare i camion che scaricano la spazzatura. Era stato promesso loro che la discarica, aperta nel 2014, avrebbe chiuso i battenti nel 2021, poi c’è stata una proroga fino al 2023: ma ora l’assemblea Ata prevede che l’attività duri del sito fino al 2028, oltre a un ampliamento del sito, e che nel frattempo si cerchi un luogo alternativo. Il sindaco di Cingoli, Michele Vittori, chiede con forza al presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, che si acceleri sull’individuazione del nuovo sito. Sulla questione intervengono anche i sindaci dei comuni vicini, Treia e Appignano. "La posizione del Comune di Cingoli è accettabile – sottolinea Franco Capponi, primo cittadino di Treia –, è favorevole a farci superare il periodo di emergenza con la promessa però che si trovi un sito alternativo il più presto possibile. E siamo in emergenza per una mancata pianificazione di chi ha governato la Provincia ieri e oggi e di chi ha governato la Regione ieri e oggi. La posizione dei cittadini è egoistica, tutti producono rifiuti ma nessuno vuole la discarica. La politica decide per il bene dei cittadini, non contro di loro – commenta Capponi –. D’altra parte, il sindaco Vittori ha ragione a pretendere un’accelerazione nel trovare il nuovo sito, così che la discarica a Cingoli sia transitoria: ciò garantirebbe ai cittadini un sacrificio temporaneo, non permanente".
Il numero dei siti papabili in lista, intanto, è salito da 70 a 84 (reinseriti i Comuni di Morrovalle, Cingoli, Montelupone e Tolentino), "questo non aiuta", ha detto Vittori. "È stato affidato appositamente per questo all’Università (in parte di Macerata e in parte di Ancona) uno studio per restringere la rosa a cinque, massimo 10 siti idonei". Capponi mette l’accento anche sulla sostenibilità ambientale del sito di Fosso Mabiglia: "La discarica di Cingoli è tra le migliori in regione, i rifiuti arrivano già trattati, il potenziale di inquinamento è bassissimo".
"Nel prossimo piano regionale della gestione dei rifiuti, l’evoluzione tecnologica deve essere la priorità – il pensiero di Mariano Calamita, sindaco di Appignano –. Penso al termovalorizzatore: potremmo ragionarci su con la vicina Umbria in modo da avere un impianto a servizio di entrambe le regioni. Serve un cambio di paradigma, altrimenti tra 10 anni staremo ancora a discutere della discarica. Capisco il disagio di chi vive vicino a Fosso Mabiglia, ma al momento, realisticamente, non vedo altre soluzioni eccetto quella proposta (l’ampliamento del sito). Qui si tratta di responsabilità, i rifiuti sono di tutti. L’altro aspetto che mi preme sottolineare è che, se siamo a questo punto, è per le responsabilità di tutti i sindaci che si sono seduti al tavolo Ata nel corso degli anni".