Purificare la storia e orientarla verso la salvezza

Purificare la storia  e orientarla  verso la salvezza

Purificare la storia e orientarla verso la salvezza

Mauro

Grespini

Oggi "sono felice come una Pasqua"!

E’ ancora valido questo aforisma? Nasce dal ritenere questa festività come la più importante dell’anno perché dona a chi la celebra un sentimento di felicità dal momento che rappresenta la risurrezione, la rinascita, il ritorno alla vita. Inoltre, segna il passaggio dall’inverno alla primavera, l’arrivo delle belle giornate. Il mondo però è cambiato, la gente è cambiata, persino il clima è cambiato. Abbiamo quasi tutto, ma non ci basta. Vogliamo ancor di più. Difficile allora sentirsi davvero felici, appagati, specie quando si perde di vista quella fede da cui è scaturito l’aforisma stesso.

Siamo tutti in cammino, alla ricerca di un senso alle nostre vite. Lungo la via mi sono imbattuto in un pensiero del cardinale Edoardo Menichelli che vorrei condividere in questa ’Piazza’: "Lo sguardo alle cose di lassù non è l’invito a un disimpegno nella storia quanto piuttosto a purificare la storia e a orientarla verso il mistero pasquale che è Croce e Risurrezione, fatica e speranza, terrenità soprannaturalità, insomma un sacrificio che porta alla salvezza. La nostra storia contemporanea, così tribolata e carica di pericoli e superbia, ha bisogno del seme della verità pasquale per oltrepassare il naufragio e ritrovarsi nell’abbraccio del Risorto".

Una meditazione, quella del cardinal Menichelli, su cui riflettere mentre, fra oggi e domani, mettiamo in pratica un altro vecchio aforisma, "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi...", andando magari alla riscoperta di tante bellezze del nostro Paese e del creato che ci accoglie.