Quanto è bella la vacanza in campeggio: "Ripartiti a pieno ritmo, c’è voglia di libertà"

Prenotazioni a ottimi livelli nelle strutture maceratesi. Molti turisti dall’entroterra, poi emiliani, piemontesi, lombardi e umbri

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di Chiara Gabrielli

Campeggi, si riparte a pieno ritmo: siamo nell’estate della rinascita, dicono i gestori, pur se tra mille difficoltà tra cui destreggiarsi, in primis i costi di carburante e bollette lievitati. Dalla costa all’entroterra, le prenotazioni tornano a ottimi livelli e in diverse strutture si registra il sold-out fino alla fine della stagione. Inevitabili gli aumenti delle tariffe, ma in linea di massima i clienti capiscono la situazione e non protestano.

"Lavoriamo con un flusso interno importante, la maggior parte, circa l’85 per cento di clientela, proviene dall’entroterra, San Severino, Tolentino e così via – spiega Massimo Attaccalite, del camping Regina a Porto Recanati -. Il bungalow, insieme con il camper che ha visto un vero e proprio boom, è stato uno strumento importante per uscire dalla pandemia e rispettare al massimo le regole di igiene e distanze, perché ciascuno ha il suo bagno e i suoi spazi. Abbiamo sofferto moltissimo nel 2020, la gente aveva paura di uscire di casa, ma ora le cose sono cambiate. Adesso abbiamo prenotazioni fino alla fine di agosto, ci sono parecchie richieste anche per roulotte e tende, comunque. Siamo contenti, ma sinceramente lo Stato non ci dà una mano. Il carburante è alle stelle, ora le persone hanno voglia di uscire di casa ma gli effetti gravi di tutto questo, della guerra in primo luogo, temo che li vedremo tra poco. Anche noi – prosegue Attaccalite – siamo stati costretti a piccoli aumenti sulle tariffe, un 7 per cento circa, ma i clienti comprendono la situazione. Oltre ai marchigiani, ne abbiamo diversi da Piemonte, Lombardia, Emilia e molti dall’Umbria. A soffrire di più ora sono il bar e il ristorante, purtroppo".

Il fratello Roberto fa il quadro per l’altro camping, La Pineta a Porto Recanati: "Abbiamo tanti clienti dall’estero, essendo uno dei pochi campeggi proprio in riva al mare – spiega Roberto Attaccalite -, vengono da Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria e Svizzera. Avevamo abbassato i prezzi nel periodo del Covid, ora siamo tornati più o meno a quelli di prima, con un piccolo aumento, resosi necessario per i costi dell’energia. Da noi vengono per stare una settimana, 15 o 20 giorni. Le prenotazioni a luglio sono buone, ad agosto è tutto pieno".

Anche a Civitanova, al camping Belvedere "stiamo tornando alla cifre pre-pandemia, con un incremento di clienti locali, molti dall’Umbria e dal Nord Italia. Ne abbiamo anche dall’Olanda, dalla Germania e dall’Austria. Come tutti, abbiamo dovuto aumentare un po’ le tariffe, qualche cliente è comprensivo, qualcun altro no. Lavoriamo con piazzole e bungalow, il target è principalmente quello di famiglie e anziani".

"Siamo tornati ai livelli del periodo pre Covid – confermano anche da Porto Potenza, campeggio Costa Verde -, attira molto il fatto di stare immersi nella natura, la gente ha voglia di una vacanza di questo tipo. Abbiamo avuto prenotazioni già a febbraio e il camping è sold out fino alla fine di agosto. Sono tornati tanti tedeschi e olandesi, anche austriaci e svizzeri. Gli italiani sono umbri, veneti, piemontesi e lombardi. L’area del nostro campeggio è un ex vivaio, preferito soprattutto da chi vive nelle grandi città e vuole stare nella natura".

Anche nell’entroterra le cose stanno andando alla grande: "Da noi vengono tanti appassionati di trekking, e-bike, sport in generale – spiegano dal camping Quattro Stagioni di Sarnano -, c’è molta richiesta, del resto le vacanze in tenda danno un senso di libertà, specialmente dopo la pandemia quando c’è stata una grande voglia di riprendere contatto con il mondo esterno. Poi qui c’è la sabbia sotto i Sibillini, grazie al nostro beach volley, e ancora ci sono la piscina, il campo per basket e calcetto e il parco sul fiume per i picnic. Viene da noi chi ha voglia di relax. Molto richiesti anche i villini in muratura, trilocali, adatti sia a famiglie che a gruppi di ragazzi. Abbiamo tanti giovani soprattutto dalla costa, ad esempio da Senigallia, Civitanova, Porto d’Ascoli, ma anche da Milano e dal Nord Italia in genere. Per gli stranieri invece registriamo un crollo del 50%. Se prima ospitavamo tanti olandesi e tedeschi, soprattutto a maggio e giugno, adesso non vengono quasi più. Ma è l’effetto del rincaro dei carburanti, non certo del brutto periodo del Covid".