"Quasi 3.400 persone vaccinate alla sala Italia"

Dagli anziani agli operatori scolastici, 853 hanno ricevuto la seconda dose. Piermattei: "Lavoro enorme e sforzo organizzativo unico"

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di Gaia Gennaretti

"Un lavoro enorme, uno sforzo organizzativo unico", così lo definisce, il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, l’enorme lavoro che sta accomunando tutta l’Italia e che, ovviamente riguarda la campagna vaccinale partita due mesi fa. Ad oggi sono quasi 3.400 i vaccinati al Cinema Italia, tra chi ha ricevuto la prima e chi anche la seconda dose. Un esercito di anziani, dato che la maggior parte sono cittadini over 80, ma anche donne in gravidanza, soggetti vulnerabili, conviventi di soggetti ad alto rischio, carabinieri e rappresentanti delle forze dell’ordine, operatori sanitari, operatori scolastici, volontari nel settore della sanità e chi svolge servizi per la comunità.

"Un lavoro enorme, uno sforzo organizzativo unico – sottolinea Piermattei –. Mi sento solo in dovere di dire grazie a tutte le persone che lavorano e prestano il proprio servizio volontario. Hanno allungato una sedia quando c’era bisogno, aiutato a salire un gradino a chi ne aveva necessità, sostenuto anche solo a parole le tante persone talvolta alle prese con la normalissima paura di dover affrontare un momento importante necessario per vincere la battaglia contro una pandemia così violenta".

Si è cercato di migliorare l’organizzazione giorno dopo giorno a seguito di alcuni problemi dovuti alle doppie liste, alle code e al numero non sempre sufficiente di dosi, con l’introduzione di numeri eliminacode, una struttura pressostatica per l’attesa, con sedie e percorsi per garantire distanziamento e sicurezza e ora si pensa già ad ampliare la struttura per avere 6 medici e, quindi, un maggior numero di cittadini vaccinati. Parlando di numeri, al punto vaccinale allestito alla sala Italia 2.359 persone hanno ricevuto la prima dose, altre 853 anche la seconda dosa (alla data del 12 aprile). Ben 1.781 i vaccinati con la prima somministrazione avevano più di 60 anni di età. Con loro pure 470 operatori scolastici, 72 volontari nel settore sanità, 9 rappresentanti delle forze dell’ordine, 9 operatori sanitari, 7 operatori non sanitari, 6 soggetti vulnerabili, una donna in gravidanza, un convivente di soggetto ad alto rischio. Il richiamo per la seconda dose ha visto già tornare al punto vaccinale 817 anziani over 60, 17 operatori scolastici, 14 volontari nel settore della sanità, 3 rappresentanti delle forze dell’ordine, un operatore sanitario e un paziente affetto da fibrosi cistica.