"Quella volta che cadde un aereo e rischiai di perdere la vita"

La testimonianza di don Lauro Marinelli oggi verrà raccontata a San Paolo a Civitanova Alta.

"Quella volta che cadde un aereo e rischiai di perdere la vita"

"Quella volta che cadde un aereo e rischiai di perdere la vita"

Il parroco dell’Annunziata di Montecosaro, don Lauro Marinelli, civitanovese di nascita, che ha compiuto 90 anni pochi giorni fa, da bambino – quando aveva solo nove anni – si è salvato per miracolo dall’improvvisa caduta di un aereo alleato nella zona a nord-ovest di Villa Conti, il cui pilota polacco perse la vita nel tragico schianto in un campo. Si tratta di un episodio finora inedito, tramandato soltanto oralmente – ormai anche vagamente – da qualche sparuto discendente di abitanti tra la zona della Celeste e Villa Conti appunto. Don Lauro bimbo si stava dirigendo a piedi a scuola a Civitanova Alta, senonché lungo il tragitto ha incontrato fortunatamente un coetaneo, con il quale si è fermato a parlare per alcuni istanti.

Se non vi fosse stata questa "sosta provvidenziale" sarebbe incappato proprio nel punto d’impatto dell’aereo al suolo. Invece l’ha scampata bella ad appena cento metri dal velivolo, pur rimanendo fortemente scioccato e spaventato per l’imprevedibile evento, del tutto impensabile, anche perché il fronte della guerra era passato sei mesi prima, il 29 giugno. A Villa Conti però c’erano ancora i polacchi che avevano liberato Civitanova. In quel giorno un soldato polacco e una ragazza delle forze ausiliarie si erano sposati. Il passaggio aereo con volteggi sulla Villa – a quanto pare – era stato organizzato per festeggiarli. Di questo episodio lo stesso don Lauro parlerà oggi, alle 15, nella Sala Pio X della parrocchia San Paolo a Civitanova Alta.

Una testimonianza dal titolo "Io c’ero". Il merito di questo recupero della memoria è di Amedeo Regini, che avendo fatto politica nella Prima Repubblica (è stato anche assessore) – quando si dava molta importanza alla storia – è andato indagando in questi ultimi tre anni tanti aspetti del fascismo, dei bombardamenti (1943-1944) e dell’Italia post-bellica col ritorno alla democrazia, in un clima di entusiastico fervore. "Ho trovato un don Lauro lucidissimo, con una memoria nitida su questo episodio – ci ha detto Regini – e pur avendo registrato il suo racconto abbiamo ritenuto doveroso e utile, assieme ad Alvise Manni del Centro Studi, all’Archeo Club e all’Accademia Militaria, far sentire la sua viva voce ai nostri concittadini e ai giovani, che della guerra non sanno nulla". "Una preziosa testimonianza oculare sul mistero dell’aereo alleato volteggiante sulla Villa poi caduto – ha aggiunto Manni – a 79 anni esatti di distanza: un utile tassello per ricostruire la nostra storia del Novecento civitanovese".

Ennio Ercoli