Querce abbattute, la Regione: "Massimo rispetto dell’ambiente"

Rafforzamento degli argini, le radici delle piante indeboliscono la stabilità

La Regione respinge le accuse di violazione alla salvaguardia dell’ambiente, che erano state mosse delle associazioni ambientaliste, in quanto i lavori in atto per il rafforzamento dell’argine del Potenza hanno visto l’abbattimento di diverse querce. "A distanza di 20 anni dagli ultimi lavori sugli argini del Potenza – spiega la Regione in un comunicato –, si è ravvisata la necessità di alcune opere di consolidamento dell’argine, iniziate a luglio. Una necessità dettata da situazioni rischiose come l’inondazione del 2013 quando le acque sono fuoriuscite dal ponte della Barchetta e hanno inondato il campo sportivo di Porto Recanati, dirigendosi pure verso i condomini. Nel 2018, con un finanziamento europeo, il Genio Civile di Macerata ha redatto il progetto di riduzione del rischio esondazione, che riguarda un tratto di circa 3 chilometri e prevede il consolidamento dell’argine nella sponda sinistra che costeggia la strada comunale. Le scelte sono state condotte con il massimo rispetto ambientale: il consolidamento dell’argine ha mantenuto le piante di maggior pregio quali le querce secolari, e ha previsto la rimozione di piante infestanti di minor pregio. Si ricorda che la normativa vieta la presenza di piante sugli argini perché le radici indeboliscono la stabilità. Il progetto, per non disturbare l’habitat delle querce salvaguardate, prevede di effettuare rinterri nella zona di ombra della chioma e setti metallici al di fuori".