"Questa è la casa dei moderati"

Presentata la lista Udc Popolari, Sabbatini al timone: "Tolentino comune amico della famiglia"

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Presentata la lista Udc Popolari - Unione dei democratici cristiani e di centro Tolentino al Bar Cremisi, alla presenza del coordinatore provinciale Udc Luca Marconi e della candidata sindaca Silvia Luconi. Al timone c’è Ilenia Sabbatini, 49 anni, assistente sociale ospedale e centri dialisi MacerataTolentino (scesa in campo anche alle Regionali). Seguita da: Francesco Andreucci, 26 anni, laureato management sport e attività motorie, maestro kung-fu; Olisea Caddia, 50 anni, consulente in telecomunicazioni (coordinatrice provinciale, insieme al marito, dell’Associazione Famiglie Numerose); Orazio Coppe, 61 anni, responsabile servizi sociali Comune di Treia; Alessandra Dieni, 44 anni, pediatra ospedale Civitanova; Cinzia Garbuglia, 51 anni, operatrice socio-sanitaria residenza protetta per anziani; Massimo Graziosi, 56 anni, addetto canile comunale Macerata; Giacomo Martinelli, 22 anni, studente universitario; Nives Petrarelli, 54 anni, impiegata Anmil; Lorenzo Ragni, 25 anni, impiegato Consiglio regionale delle Marche; Pamela Ripari, 39 anni, operaia; Mauro Rosati, 59 anni, direttore ufficio postale Tolentino; Loredana Serra, 56 anni, operatrice socio-sanitaria centro dialisi Tolentino; Gianfranco Tamagni Pisani, 56 anni, dipendente Inps e Anastasia Vita, 53 anni, coordinatrice neonatologia e pediatria ospedale Macerata. La lista ha parlato anche dell’ospedale di comunità. "Per lo sviluppo sostenibile di Tolentino, per Tolentino vivibile, Comune amico della famiglia", è lo slogan. "Questa è la casa dei moderati", ha esordito Sabbatini. Tra i punti proposti: politiche di conciliazione di cura, lavoro e tempo libero; sviluppo economico sostenibile con sinergie tra commercianti del centro storico e zona Pace, tra industrie de Le Grazie e zona Pace per ridurre il traffico con un’ottimizzazione del trasporto pubblico. "Puntiamo a un’amministrazione condivisa – aggiunge – con la coprogettazione tra comitati di quartiere, Consiglio dei ragazzi, consulte disabilità e immigrazione, diocesi e parrocchie, terzo settore, associazioni di categoria, aziende, sindacati". Tra le idee, "un sostegno economico o in beni di prima necessità a un genitore che decida di non lavorare per curare a casa, la crescita dei figli naturali, adottati o in affido fino all’ingresso nella scuola d’infanzia". E la Family card (con gli sconti) da concordare con i commercianti.