Ragazza adescata su TikTok L’aguzzino resta in carcere

Interrogatorio di garanzia per il 24enne accusato di avere costretto una 17enne a fare foto hot e compiere atti di autolesionismo. Analisi di computer e cellulari.

Ragazza adescata su TikTok  L’aguzzino resta in carcere

Ragazza adescata su TikTok L’aguzzino resta in carcere

Si è tenuto ieri a Pesaro l’interrogatorio di garanzia del 24enne bangladese, accusato di aver abusato e tormentato per quattro anni una ragazzina oggi 17enne. Per ora, il ragazzo resta in carcere. L’arresto, eseguito mercoledì pomeriggio dalla Squadra mobile, è arrivato al termine di una indagine iniziata mesi fa, dopo che da una scuola della provincia era partita la segnalazione: una studentessa aveva, infatti, confidato agli insegnanti cosa stesse passando dal 2019. All’epoca, appena 14enne, la ragazzina aveva conosciuto su TikTok un ragazzo più grande residente in Veneto. Questo sarebbe riuscito a farsi mandare foto della ragazzina senza veli, e con quelle poi l’avrebbe ricattata obbligandola a mettere in atto gesti di autolesionismo: la giovanissima sarebbe stata costretta a ferirsi, a vomitare, sempre filmandosi e inviando i video a lui. Forte di quelle immagini, il 24enne a un certo punto avrebbe anche iniziato a costringerla ad avere rapporti sessuali: una volta al mese sarebbe sceso in provincia, e l’avrebbe obbligata ad appartarsi con lui a Recanati o Porto Recanati, altrimenti tutto il mondo avrebbe visto le sue foto.

Per fortuna, a un certo punto la ragazzina è riuscita a vincere vergogna e paura e ha chiesto aiuto, confidandosi con gli insegnanti. Dopo i primi accertamenti condotti dalla Squadra mobile, con le accuse di violenza sessuale e stalking il giudice per le indagini preliminari, Claudio Bonifazi, ha disposto la misura cautelare in carcere per il 24enne, fermato mercoledì, appena arrivato in provincia per incontrare la ragazza. Il gip Bonifazi ha poi delegato il collega di Pesaro di procedere con l’interrogatorio di garanzia, tenuto ieri mattina.

L’avvocato difensore Maria Parrino ha nominato una collega pesarese per assistere l’indagato in udienza. Per ora i difensori non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Il ragazzo però potrà dare la sua versione e dimostrare la sua innocenza. Sarà importante l’analisi di computer e cellulari del 24enne, per fare luce sulla vicenda.

Paola Pagnanelli