Rapina allo stadio, in quattro nei guai

Un appuntamento allo stadio sarebbe degenerato, quando sotto la minaccia di un coltello e di una pistola puntata al volto un uomo sarebbe stato costretto a pagare 30mila euro. Per questo, accusati di rapina e lesioni, sono sotto processo il foggiano Salvatore Grippa, il romeno Ovidiu Costantin Mazgaciu e gli albanesi Bledar Pjetri (imputato anche il giorno prima per l’estorsione ai gestori del Top) e Ervis Gjyshi. Il fatto sarebbe avvenuto il 18 aprile del 2017. Secondo l’accusa, Grippa avrebbe dato appuntamento vicino allo stadio a un venezuelano, ma all’arrivo quest’ultimo avrebbe trovato anche il romeno e gli albanesi. Gjyshi avrebbe estratto un coltello da cucina, Bledar una pistola. Poi Mazgaciu avrebbe colpito l’uomo con alcuni pugni al volto, Bledar l’avrebbe colpito alla testa e alla gamba con il calcio della pistola e così avrebbero costretto la loro vittima a pagare 30mila euro. Il sudamericano si sarebbe ritrovato con una trauma all’arcata dentale superiore con la perdita di qualche dente, e lesioni alla testa e alla coscia. Così malridotto, il venezuelano avrebbe denunciato l’acccaduto mandando i quattro sotto processo. Ieri mattina per loro, difesi dagli avvocati Giovanni Galeota e Sante Monti, si è tenuta la prima udienza, rinviata dal presidente Roberto Evangelisti per iniziare a sentire i primi testimoni. In aula dovrà essere chiarito come siano andate le cose quel giorno e ricostruire i contorni della vicenda. Anche gli imputati potranno dare la loro versione, per respingere le accuse.

Paola Pagnanelli