Rapina Macerata, banditi in maschera svaligiano sala slot

Choc in via Roma, in due aggrediscono l’impiegato e si portano via l’incasso

Polizia

Polizia

Macerata, 28 giugno 2019 - Sono entrati con pistole in mano e volti coperti da maschere bianche, hanno immobilizzato l’impiegato e hanno portato via l’incasso: terrore in via Roma, alla sala slot «Gambling».

È accaduto verso l’una e mezzo, l’altra notte. Nella sala da gioco, in quel momento, c’erano soltanto l’impiegato e un cliente. I banditi erano due, indossavano delle maschere come quelle che si usano a Carnevale, parlavano italiano e avevano un accento del posto, con inflessioni dialettali maceratesi. Il tutto si è svolto nel giro di circa un minuto, nell’atrio della sala slot. I due hanno fatto irruzione e gridato al dipendente, 60enne del luogo: «Fermo, fermo, è una rapina».

Poi lo hanno buttato per terra, nell’angolo vicino alle fotocopiatrici, e lo hanno tenuto fermo sul pavimento. Gli hanno anche puntato una pistola alla testa, mentre intanto uno dei due è andato dietro al bancone e ha arraffato i soldi, portandosi via tutto il cassetto con le banconote, per un bottino di circa 1.200 euro.

Il cliente, che usciva dalla sala dove si trovano le slot, è scappato alla vista dei rapinatori. Poi, dopo avere preso le banconote, i due rapinatori sono fuggiti, ma sul posto, a terra, hanno lasciato una pistola, che poi è risultata essere finta. Sul posto sono intervenuti subito gli uomini della squadra volante, diretta dal vice questore Lorenzo Commodo, e per circa tre ore e mezzo sono stati visionati i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Si vedono due rapinatori alti circa un metro e 70 o un metro e 80, ed entrambi di corporatura normale.

Entrambi gli uomini avevano addosso dei guanti, e il capo nascosto dai cappucci della felpa: non si vedevano, quindi, i capelli, e nessuno dei due avrebbe avuto segni particolari di riconoscimento. Ora sull’accaduto indaga la squadra mobile, diretta dal commissario capo Maria Raffaella Abbate: si cerca di risalire all’identità dei due, grazie a filmati e testimonianze. Si pensa che anche l’altra pistola usata fosse finta, ma non ci sono ancora elementi sufficienti, per stabilirlo con certezza. 

Grande lo spavento dei presenti nella sala slot durante la rapina. Il dipendente ha comunque avuto la prontezza di rialzarsi e poi pure di avvertire subito la polizia, che con la squadra mobile ha fatto scattare le indagini, per il fatto.