Macerata, reati in calo del 15%

Il bilancio dei carabinieri, il colonnello Roberti: Oseghale e Riaz, indagini decisive per le condanne

Gli ufficiali dell’Arma schierati

Gli ufficiali dell’Arma schierati

Macerata, 11 dicembre 2019 - Un calo generale dei reati segna la fine dell’anno per i carabinieri. «Dati positivi, ma in materia di sicurezza non si può mai dire missione compiuta, perché la sicurezza è un presupposto che va conservato giorno per giorno». Il colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dell’Arma, ha colto l’occasione della fine dell’anno per un bilancio in merito alla attività 2019. Colonnello Roberti, quali sono le cifre esatte della criminalità in provincia? «Dall’esame dei dati relativi al periodo tra gennaio e novembre di quest’anno, confrontati con quelli dello stesso periodo del 2018, si registra una netta flessione del numero totale di reati, pari al 15%: siamo passati da 8.590 a 7.304. L’Arma ha proceduto per 6.912 reati, il 90% di quelli emersi nella provincia». Cosa si è fatto contro i furti? «Un servizio di monitoraggio costante. È stata utile la videosorveglianza, anche poi nella fase successiva per le indagini». Un fronte che suscita particolare preoccupazione? «Lo spaccio di stupefacenti, specialmente tra i giovani». Le attività più significative in questo settore? «L’arresto a Norimberga di un nigeriano, dopo le indagini del reparto operativo avviate dalla denuncia di una madre disperata per il figlio assuntore di stupefacenti. Poi l’arresto di un 33enne tolentinate trovato con 720 grammi di cocaina, effettuato dal reparto operativo. E ancora: l’arresto, da parte della Compagnia di Tolentino, di una coppia con 560 grammi di hashish e numeroso altro stupefacente tra Lsd, ecstasy, anfetamina, oppio e chetamina; l’arresto di quattro persone a Cingoli, accusate di oltre 500 cessioni di cocaina, hashish e marijuana; un altro arresto a Cingoli di due ventenni, per spaccio di hashish e marijuana ai giovanissimi; l’arresto a Serravalle, da parte dei militari della Compagnia di Camerino, di due persone trovate con due etti di marijuana e 7 grammi di ketamina e Mdma; l’arresto, a Macerata, di due marocchini accusati di avere spacciato 10 chili di marijuana e due chili e mezzo di hashish; l’arresto alla stazione di Civitanova di un pakistano con circa tre etti di eroina».

Altre operazioni da ricordare? «Non possiamo dimenticare la condanna all’ergastolo di Innocent Oseghale, alla fine delle indagini sull’omicidio di Pamela Mastropietro, e la condanna all’ergastolo di Mouhammad Riaz, per l’omicidio della figlia 19enne Azka: le indagini sull’accaduto sono state condotte dai carabinieri di Recanati insieme anche al reparto operativo». Come sono i dati sulla violenza contro le donne? «In calo rispetto al 2018. Ci sono stati 106 casi di violenze di genere. Si tratta comunque di una denuncia ogni tre giorni, e di fatti gravi perché avvengono in casa, cioè nel luogo dove tutti dovremmo sentirci al sicuro».

L’Arma sta facendo qualcosa di specifico? «Grazie a un protocollo col Soroptimist club, adesso sarà realizzata una stanza protetta per l’audizione di donne o di bambini nella caserma di Tolentino, che è baricentrica in provincia». Anche il cratere del terremoto ha richiesto servizi mirati? «Sotto la regia della Procura e della prefettura, l’Arma svolge numerosi controlli nei cantieri edili col nucleo Ispettorato del lavoro e le altre forze di polizia, contro eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa. Proseguono, inoltre, i servizi svolti dai carabinieri delle Compagnie di Camerino e Tolentino, con i Reparti mobili, contro lo sciacallaggio».

Anche le caserme sono terremotate. Quando inizieranno i lavori? «Dieci stazioni e un comando sono inagibili e i carabinieri, come la popolazione, vivono in condizioni di enorme disagio, ma continuano a lavorare in silenzio. Devo ringraziare il prefetto Rolli per l’opera di mediazione con la ricostruzione della caserma di Camerino. Adesso finalmente sappiamo chi, dove e con quali soldi ricostruirà le caserme lesionate, e nel 2020 contiamo di potere vedere i primi cantieri».