
Abdrea Zini, esterno offensivo autore del gol vittoria contro il Roma City
Uno di quei successi che possono "svoltare" la stagione, a patto ovviamente che si riesca a dare continuità. La vittoria con il Roma City è stata afferrata con le unghie e con i denti, soffrendo, rischiando ma facendo appello a tutte quelle risorse che sono determinanti in contesti del genere, ossia determinazione e spirito di sacrificio. D’altronde, per guadagnare le sponde della tranquillità, la sciabola ha una rilevanza infinitamente maggiore rispetto al fioretto e se il tutto è accompagnato anche da un pizzico di buona sorte (con la quale la Recanatese è abbondantemente in credito) non guasta di certo.
Tra i protagonisti sicuramente il neo attaccante Andrea Zini, autore dello splendido gol del 2-1 concretizzando un assist di testa di Spagna, difendendo magistralmente il pallone e trafiggendo il portiere di sinistro: "Sono contento ovviamente – ci ha detto l’esterno offensivo toscano –, ma soprattutto perché la rete ci ha portato i tre punti. Quindi posso dire di essere doppiamente felice. L’analisi della partita? Siamo rimasti in dieci per larghi tratti del secondo tempo su una decisione non corretta dell’arbitro ma ci siamo compattati, facendoci forza. È andato a nostro favore l’episodio della loro espulsione che ha ristabilito la parità numerica e con qualche patema l’abbiamo portata a casa".
Una vittoria, forse, più importante delle altre proprio perché arrivata in uno scontro diretto: "Da qui alla fine le dodici partite che restano sono tutte fondamentali e ritengo che non ci sia una gara più importante o meno importante. Giornata dopo giornata le dobbiamo giocare tutte alla morte con l’obiettivo di portare a casa più punti possibili". Lei è arrivato appena una decina di giorni fa. Come procede il suo inserimento? "Molto bene, anzi mi sto trovando sempre meglio, sia in campo che per quanto riguarda lo spogliatoio. Sto cercando di affiatarmi sempre di più con i compagni".
La serie degli scontri diretti prosegue domenica a Notaresco, attualmente ultimo ma a rammentarvi che si tratterà di una partita complessa ci hanno pensato gli stessi abruzzesi vincendo ad Ascoli e mandando quindi un chiaro segnale che sono tutt’altro che rassegnati: "Non cambia nulla: siamo consapevoli che ci aspettano tutte battaglie e il nostro dovere è solo ed esclusivamente quello di farci trovare pronti".
Intanto ha lasciato il suo incarico, dopo tredici stagioni consecutive, una "storica" figura della Recanatese, nonostante la sua giovane età, ossia il team manager Paolo Camilletti, nelle cui vene scorre davvero sangue giallorosso. Si potranno dire molte cose ma di certo, nello svolgere le sue mansioni, ci ha messo "anema e core", magari talvolta un po’ troppo ma sempre dedito alla causa.