Recensione sul Nobel Parisi Premio Asimov a Marino

Grande soddisfazione per lo studente e per tutto il liceo Classico ’Leopardi’

Recensione sul Nobel Parisi  Premio Asimov a Marino

Recensione sul Nobel Parisi Premio Asimov a Marino

Studenti delle scuole secondarie di numerose regioni italiane hanno aderito anche quest’anno al Premio intitolato ad Isaac Asimov, scrittore e autore di numerose opere di divulgazione scientifica, misurandosi sia nella veste di giurati – chiamati a scegliere la migliore opera di divulgazione scientifica pubblicata nei due anni precedenti – sia in quella di concorrenti. Per le Marche hanno partecipato 22 scuole, sono stati valutati 548 lavori per sei opere in concorso e Samuele Marino, alunno della II C del liceo Classico “Leopardi” di Macerata, ha ottenuto il primo posto per la recensione di “In voli di storni” di Giorgio Parisi, replicando i molti successi ottenuti nelle passate edizioni da altri studenti dell’Istituto. All’Università di Camerino, si è svolta la premiazione dei vincitori. "Quello che penso di poter dire - ha commentato Sanuele - è che è importante, secondo me, che il mondo scientifico e quello umanistico non siano tenuti separati: entrambi analizzano l’esistenza e una disciplina non potrebbe esistere senza l’altra, perché in realtà il limite tra le due non esiste. Lo scopo finale è sempre è comunque quello di vivere bene".

Giovedì, invece, gli studenti e le studentesse di tutte le classi quinte del liceo Classico e Linguistico “Leopardi” e dei licei Linguistico e delle Scienze umane di Cingoli hanno avuto il privilegio e l’onore di assistere ad una conferenza tenuta dal Magnifico Rettore dell’Università di Macerata, professore ordinario di Letteratura Inglese, John McCourt. Tema della conferenza è stato il grande scrittore modernista James Joyce. Utilizzando il suo inglese con accento irlandese - uno dei tanti Englishes che sono parlati oggigiorno in tutto il mondo, come ha tenuto a sottolineare il relatore stesso - McCourt ha delineato la vita e le opere di Joyce, evidenziando l’importanza e la presenza costante di Dublino nella sua produzione letteraria, nonostante egli abbia vissuto la maggior parte della sua vita tra Zurigo, Trieste e Parigi e nonostante si sentisse profondamente attratto, tanto da diventarne un grande amico, da una figura poliedrica come Italo Svevo, autore italiano che si può ravvisare dietro al personaggio di Leopold Bloom.