Regione, maxi concorso senza pace Contestata anche la prova scritta

Alcune domande nel mirino di un gruppo di candidati ai 56 posti per funzionari amministrativi e finanziari

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A maggio la prova selettiva aveva dato già dei problemi, per la formulazione di alcune domande che potevano avere più risposte corrette, adesso piovono contestazioni anche sulla prima prova scritta a cui erano stati ammessi coloro che avevano superato i test. Il concorso pubblico della Regione, quello per 56 posti a tempo indeterminato per funzionario amministrativo e finanziario, continua a dare problemi. Un gruppetto di candidati che per mezzo punto o poco più non hanno superato la prova ha scritto all’ufficio risorse umane per contestare alcune risposte, quattro nello specifico, ritenendo giuste anche le risposte da loro date. "Questa volta non c’era la società preposta ad aver elaborato i quesiti – spiega una aspirante che non ha superato lo scritto –, ma è stata la commissione interna all’ente a farli però, confrontandoci tra noi tutti abbiamo avuto lo stesso punto di vista. C’erano risposte corrette ritenute sbagliate. Vorremmo che i quesiti siano rivisti perché per pochi punti c’è chi non ce l’ha fatta". La prova selettiva di cui il Carlino a giugno ne ha dato notizia si era tenuta il 13 e il 14 maggio scorso, al Palarossini di Ancona, rispettando le procedure anti Covid. Erano piovute contestazioni per un correttore automatico che aveva dato per sbagliate risposte, a detta dei candidati, corrette e anche, inizialmente poi aggiustate e riviste dalla Regione stessa. Chi ha passato la selezione ha potuto dare il concorso vero e proprio con lo scritto che si è tenuto il 28 luglio scorso. "Dopo circa una settimana sono arrivati i risultati – spiega un altro candidato – ma le risposte date errate non ci portavano. Nel mio caso ben due, non mi hanno ammesso all’orale, io le ho contestate inviando una pec all’ufficio risorse umane. Quelle considerate corrette erano generiche, i quesiti sono stati formulati male". Alle contestazioni l’ufficio ha risposto ai candidati dicendo che "si deve chiarire che gli elaborati contenenti le prove sono stati sviluppati dalla Commissione senza uno specifico riferimento al dettato delle singole norme ma facendo riferimento al contenuto delle stesse cercando di individuare la risposta corretta non con preciso riferimento alla norma di legge che avrebbe richiesto uno studio mnemonico, difficoltoso e non idoneo a valutare le capacità di ragionamento dei candidati". I quesiti contestati da numerose istanze presentate sono il numero 8, 7, 13 e 25. Chi ha sollevato le contestazioni, non soddisfatto della risposta arrivata scritta, cercherà di incontrare di persona il dirigente dell’ufficio, Piergiuseppe Mariotti (nella foto), per un ulteriore chiarimento che possa evitare il ricorso alle vie legali. Intanto per questo concorso la Regione ha già fissato il calendario degli orali.

Marina Verdenelli