Reperti archeologici nella scuola

Testimonianze di un abitato preromano è emerso nel corso degli scavi condotti nel giardino dell’ex scuola primaria di via Spontini, dal novembre 2016 divenuta provvisoriamente sede comunale. A emergere nell’area, grazie ai sondaggi nel terreno condotti per i lavori che porteranno alla prossima realizzazione di una nuova scuola antisismica, sarebbero state buche di palo e fosse di grandi dimensioni, riferibili a strutture abitative di epoca protostorica umbro-picena. Allo scopo quindi l’amministrazione comunale ha provveduto ad incaricare la cooperativa ArcheoLab di seguire le attività di ricerca per una durata complessiva di diciannove giornate. I rinvenimenti, da quanto riferito nell’atto di determina comunale, sarebbero stati "rilevati in quasi tutte le trincee preventive" e oltre allo scavo delle buche, sarebbero riemersi frammenti di materiali di oltre 2.500 anni fa, appartenuti alla civiltà picena, per la quale nel corso degli ultimi trent’anni Matelica è divenuta particolarmente nota, grazie soprattutto ai ricchissimi corredi funebri delle tombe principesche rinvenute nella piana dove oggi sorgono i quartieri moderni. La rilevanza archeologica della zona attorno alla scuola primaria era già nota alla soprintendenza regionale, tanto più perché nel 1998, nel corso di uno scavo a pochi metri, in via Rossini, fu individuata la cosiddetta tomba di Villa Clara, sepoltura del VII secolo a.C. di un principe guerriero con due scettri e vari oggetti ornamentali in bronzo, ferro, avorio ed ambra, poi esposti al museo civico archeologico, attualmente chiuso in attesa di restauri.

Matteo Parrini