LORENA CELLINI
Cronaca

Resistenza urbanistica alla festa del 25 Aprile

Alla cerimonia spuntano i manifesti in difesa dello Stella Maris e del Polisportivo. Tra i presenti l’ex staffetta partigiana Vanda Pagani

Alla cerimonia spuntano i manifesti in difesa dello Stella Maris e del Polisportivo. Tra i presenti l’ex staffetta partigiana Vanda Pagani

Alla cerimonia spuntano i manifesti in difesa dello Stella Maris e del Polisportivo. Tra i presenti l’ex staffetta partigiana Vanda Pagani

Alla festa della Liberazione irrompe la resistenza contro le operazioni urbanistiche che stanno cambiando il volto della città. Alla celebrazione del 25 Aprile, in piazza Gramsci, si è saldata la Civitanova che si riconosce nell’antifascismo, che protesta contro le varianti al piano regolatore e che chiede la pace in Ucraina e a Gaza.

Durante la manifestazione, organizzata dal Comune con l’Anpi e le associazioni combattentistiche e d’arma, è stato esposto lo striscione "25 aprile 2025, la storia non si svende" accompagnato dalle foto del Polisportivo e dello Stella Maris, le due aree al centro di progetti edilizi. Ed è ricomparso lo striscione tolto dal balcone di Palazzo Sforza con la scritta "No alla guerra" accanto a un altro issato dai partecipanti per ricordare che "L’Italia ripudia la guerra". Molto partecipata la mattinata, poi a intonare "Bella ciao" hanno pensato i presenti, perché la banda cittadina non lo ha fatto. La più festeggiata è stata Vanda Pagani, 103 anni, memoria della Resistenza, vissuta da staffetta partigiana.

Le celebrazioni si sono aperte sotto Palazzo Sforza, quindi l’omaggio ai caduti di tutte le guerre a Civitanova Alta e al monumento di piazzale Italia.

"Il 25 Aprile è il giorno in cui il nostro Paese è uscito dal buio del fascismo e dell’occupazione nazista grazie al sacrificio di tanti uomini e donne. Sono passati ottanta anni da quando le città italiane tornavano a essere libere e la democrazia rialzava la testa. Il 25 Aprile ci chiede non solo di dire grazie a chi ci ha donato la libertà, ma anche di impegnarci ogni giorno a mantenerla" ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica, che ha anche ricordato Papa Francesco "un uomo che pur non avendo vissuto la Resistenza ne ha incarnato i valori profondi: la pace, il rispetto per la dignità di ogni essere umano, la difesa dei più deboli".

Il presidente Anpi Francesco Peroni ha sottolineato come dalla Liberazione sia nato "un Paese libero e democratico. Tutti siamo cresciuti in un clima di pace e prosperità, ma 80 anni dopo, purtroppo, assistiamo a fenomeni di razzismo e intolleranza, all’attacco ai valori democratici, a guerre, invasioni, esodi di massa di persone. La nostra Europa, nata dal manifesto di Ventotene, sembra perdere qualsiasi valore quando i potenti che la governano pensano al riarmo. Diciamolo chiaramente, siamo per un’Italia e un’Europa di pace e uguaglianza, solidarietà, lavoro e dignità della persona".

Lorena Cellini