"Resistiamo all’aumento dei costi"

Parrucchieri ed estetiste di Tolentino: "Dopo il lockdown c’è stata una buona ripresa e si lavora bene"

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di Lucia Gentili

Non si lamentano, i parrucchieri e gli estetisti di Tolentino. Malgrado gli aumenti dei costi dell’acqua, della luce, del gas e dei prodotti per capelli, buona parte del settore, in città, registra ancora una buona affluenza di clienti. E si è visto anche dalle prenotazioni per la Pasqua. "Oltre all’energia elettrica – spiega Michela Farabolini della parrucchieria omonima –, nel giro di un anno e mezzo abbiamo assistito a tre aumenti sui costi dei diversi prodotti per i capelli. Inoltre, preoccupa il fatto che qualche ditta ritarda perché ha difficoltà a consegnare alcuni prodotti per la carenza delle materie prime, come ad esempio la tinta senza ammoniaca. Poi è salito il costo dei guanti e dei kimono monouso, che usavamo già prima della pandemia: nel giro di pochissimi mesi, il prezzo del kimono di carta è salito da 50 centesimi fino a 2 euro e 50 centesimi. Per questo, per forza di cose, siamo stati costretti ad aumentare qualcosa; si tratta di piccoli ritocchi sul listino, fisiologici, per ammortizzare i rincari tra le spese del personale e la minore capienza per il mantenimento della distanza di sicurezza. È un cane che si morde la coda. Ma va detto che non ci lamentiamo delle presenze dei clienti: il lavoro c’è e i clienti sono fidelizzati". "È cambiato il tipo di affluenza, questo sì – aggiunge Farabolini –. Cioè, se prima una persona veniva tutte le settimane, adesso forse viene ogni quindici giorni. Ma non possiamo lamentarci di come sta andando". "Non è un settore in crisi – aggiunge l’estetista Arianna Aliscioni, titolare insieme alla parrucchiera Maily Cabezas, dell’istituto di bellezza Arianna –. Gli aumenti sono stati registrati ovunque, in tutti i settori: carta, lenzuolini, ceretta, gel e lucido per le unghie, ossigeno per le tinte dei capelli e materie prime. Però, a eccezione della parentesi della pandemia nella quale gli operatori del benessere sono dovuti rimanere chiusi, per il resto si è lavorato bene". E in vista della bella stagione, gli appuntamenti non mancano per le diverse attività presenti in città. Ha notato un aumento della clientela dal maggio del 2020 Giuseppe Ruggeri, titolare de "La Zazzera" (parrucchieria uomodonna) insieme al figlio Guglielmo. "Forse è stato apprezzato il fatto che non abbiamo ritoccato i prezzi neanche alla riapertura dopo il lockdown – spiega Giuseppe –. Organizzazione del lavoro e gestione familiare aiutano. Anche prima lavoravamo su appuntamento". "La ripresa c’è stata – aggiunge ancora Giuseppe Ruggeri –. La bolletta dell’energia elettrica non è ancora arrivata, per questo non possiamo fare un paragone; quella del metano sì, ma lo usiamo soltanto per il riscaldamento dell’acqua. È passato da 80 euro ogni due mesi fino a 175 euro. Per adesso non abbiamo intenzione di ritoccare i prezzi, perché siamo tutti sulla stessa barca. Ma poi vedremo. Comunque c’è giro e si lavora".