"Restiamo nel Movimento 5 Stelle"

Uscita di Di Maio, Emiliozzi: "Ora serve un cambio di marcia". Spedaletti: "Continuiamo a lavorare per la città"

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di Lucia Gentili

"Sono stati giorni difficili. Per chi è rimasto nel Movimento come me, e per chi è uscito come Luigi Di Maio. Voglio esprimere tutta la mia amarezza per quello che è successo". Sono le parole della deputata Mirella Emiliozzi, insegnante di Civitanova. "Sessanta parlamentari che escono dalla loro storia, dal movimento che hanno creato, sono un fatto umano e politico gigantesco – prosegue –. Io ho fatto la mia scelta. Rimango dentro al Movimento, ma questo non mi impedisce di dire che ciò che è successo ci impone la responsabilità di un’analisi profonda e sincera degli errori che evidentemente sono stati fatti anche nella gestione del movimento stesso. Rimanere per correggere gli errori, è questo lo scopo che mi sono data: rendere più precise, incisive, chiare le nostre battaglie, comunicarle alla popolazione. Voglio mantenere il mio impegno per il bene dei cittadini e per farlo dobbiamo cambiare marcia. Io continuo a credere che lo si possa fare dentro al M5S". Commenta la scissione del M5S anche il senatore Giorgio Fede, individuato di recente da Giuseppe Conte come coordinatore territoriale e regionale. "Ovviamente quanto avvenuto dispiace – afferma –, ma dobbiamo prenderne atto. Anche noi delle Marche abbiamo avuto la nostra perdita, ovvero l’onorevole di Fabriano Patrizia Terzoni, che ha seguito Di Maio. Si tratta però di scelte individuali che non commento, sarà lei in caso a spiegarlo. Alla fine però le Marche hanno tenuto meglio di altre regioni, avendo perso solo un parlamentare su dieci. I nove rimasti continuano a stare nel Movimento (con Conte), ma dobbiamo definire al meglio la fase in corso; questa settimana ci sarà la nomina dei coordinatori provinciali, per una struttura organizzata, aperta a consiglieri comunali e attivisti. Questa sera (ieri, ndr) Conte incontrerà gli esponenti di Camera e Senato". "Era nell’aria, ma non me l’aspettavo ora – aggiunge il senatore Mauro Coltorti –. Questa situazione lascia l’amaro in bocca. Si apre una nuova fase per il M5S. Negli ultimi mesi il Parlamento ha subìto le decisioni del governo, con mancanza di trasparenza su alcune decisioni". Non solo parlamentari. Anche i consiglieri comunali di Macerata Roberto Cherubini e Roberto Spedaletti confermano la stessa posizione. "Per noi il M5S ha in questi 4 anni modificato le logiche politiche – concludono – abbattendo i vitalizi, restituendo milioni di euro e combattendo contro la corruzione. Il reddito di cittadinanza, la legge sulla violenza sulle donne, il Superbonus per aiutare le imprese, la Legge anticorruzione e decine di altri provvedimenti resteranno nella storia politica, speriamo insieme al salario minimo. Noi continuiamo a lavorare per la nostra città avendo a fianco Giuseppe Conte".