REDAZIONE MACERATA

Retromarcia sulle sale slot. Stop da quattro a sei ore: "Ma non è la soluzione"

Parcaroli ora allunga i tempi e sull’ordinanza al centro delle polemiche dice: "Ci adeguiamo alla legge regionale. La questione azzardo non si risolve così" .

Il nuovo regolamento entrerà in vigore tra un mese Il sindaco spiega che si tratta di un adeguamento alla legge regionale del 2023

Il nuovo regolamento entrerà in vigore tra un mese Il sindaco spiega che si tratta di un adeguamento alla legge regionale del 2023

Retromarcia del sindaco Sandro Parcaroli sull’ordinanza che definisce gli orari di apertura delle sale slot. "Stiamo approfondendo l’ordinanza sulle sale scommesse che non è ancora entrata in vigore – spiega il primo cittadino – per portare a sei le ore di chiusura, come previsto per legge. Non è allungando o riducendo gli orari però che la questione azzardo si risolve". La presa di posizione del sindaco arriva dopo che sulle pagine del nostro giornale era stata pubblicata la notizia di un provvedimento a sua firma che riduceva a quattro ore (dalle 7 alle 9 e dalle 12 alle 14) lo stop alle sale scommesse. Andando oltre il tetto di sei ore previsto dalla legge regionale del 2023. Adesso però il Comune si riallinea su questo fronte. "L’unica cosa certa – dice Parcaroli – è che la decisione definitiva dovrà tenere conto della legge regionale applicando l’orario più restrittivo. L’adozione di questa ordinanza rappresenta un atto dovuto in quanto la legge regionale ha dimezzato le ore di chiusura giornaliere da 12 a 6". Il sindaco evidenzia che "l’azzardo produce i maggiori fatturati con le scommesse online e non nelle sale. È giusto informare sui rischi e soppesare ogni singola decisione, ma senza facili moralismi".

La nuova ordinanza "entrerà in vigore tra 30 giorni – spiega il sindaco – e il governo ha già attivato un tavolo di confronto affinché le limitazioni di orario siano le stesse su tutto il territorio nazionale dato che, attualmente, c’è una discrezionalità da parte dei sindaci e si incorre in situazioni in cui è probabile che a pochi chilometri da Macerata l’orario non abbia alcuna limitazione. Su questo ritengo sia necessario un coordinamento. A tutto ciò si aggiunga che la legge regionale, nell’adozione dell’ordinanza sindacale, prevede anche che si tenga conto dell’interesse delle imprese, con il coinvolgimento dei relativi rappresentanti con i quali in questi mesi, come richiesto dalla legge, ci siamo confrontati".

Poi Parcaroli si sofferma sul delicato problema della ludopatia, che per certi versi è una vera e propria emergenza. "Il problema della ludopatia – sottolinea – si risolve con la prevenzione e la sensibilizzazione di quelle fasce che purtroppo sono coinvolte sui rischi di dipendenza che il gioco compulsivo e d’azzardo può produrre. A tal proposito, il Comune di Macerata, in qualità di capofila dell’Ats 15, partecipa all’assemblea del dipartimento Dipendenze Patologiche ed è parte attiva nella rilevazione della domanda e per eventuali interventi da realizzare sul territorio, partecipa alla mappatura delle attività e individua le priorità per il piano dipartimentale". Il tema della ludopatia e della dipendenza patologica "è complesso – conclude – e se si dovesse usare il metro della demagogia si potrebbe rispondere a chi mi accusa di favorire il gioco d’azzardo, semplicemente per esserci adeguati agli orari previsti dalla legge regionale, dico che non è allungando o riducendo gli orari che si risolve la questione. Se fosse così, e purtroppo non lo è, il problema a Macerata sarebbe stato risolto dall’ordinanza dell’allora sindaco Carancini; ordinanza che lui stesso firmò nel 2018 che non adottava tutte le 12 ore di chiusura previste dalla legge regionale. Il sindaco di allora, infatti, aveva deciso di disporre una chiusuraa otto ore. Il Comune, inoltre, sempre tramite l’Ats, gestisce il progetto "Mr Sam" che vede coinvolti il Dipartimento di dipendenze patologiche e le scuole e ha la finalità di informare e sensibilizzare studenti e docenti circa il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo e da dipendenze digitali".