"Riaperta la chiesa di San Biagio"

Pollenza, intervento post sisma da un milione di euro. E il 10 dicembre tocca a San Giovanni a Macerata

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di Paola Pagnanelli

Con un intervento da oltre un milione di euro, è stata restaurata e riaperta la chiesa di San Biagio a Pollenza. È uno dei primi interventi di rilievo conclusi dopo il sisma, in attesa di riaprire a Macerata San Giovanni: in questo caso, la fine dei lavori è prevista per il 10 dicembre, quando la chiesa diventerà il Duomo cittadino, in attesa che anche questo possa essere riaperto. Due tappe importanti dunque per la Diocesi, che ieri ha avviato le celebrazioni per i 70 anni dalla intitolazione di Macerata Civitas Mariae. La riapertura di San Biagio è importante per Pollenza, che dopo il sisma non aveva più una chiesa agibile. L’edificio era stato molto danneggiato: distacchi di intonaco, fratturazioni e cadute di colore per l’oscillazione delle volte in camorcanna; numerose fratture sui transetti e sulle decorazioni rese per questo pericolanti; alterazione cromatica a causa delle infiltrazioni di acqua piovana dalle coperture, con muffe e polverizzazione del colore. Nel 2020 erano iniziati i lavori. Per individuare le tecniche pittoriche impiegate sono state svolte analisi di laboratorio con il microscopio ottico a luce riflessa, e analisi chimiche al microscopio elettronico con microsonda. Attraverso i campioni analizzati, nello specifico i pigmenti azzurri, è stato possibile determinare la composizione dello strato preparatorio dell’intonaco e la natura dei pigmenti. Il risultato ha rispecchiato il cambiamento delle tecniche che stava avvenendo a fine Ottocento, grazie all’industria chimica. Risulta infatti una commistione di tecniche tradizionali a calce con pigmenti organici e tecniche di nuova esecuzione ai silicati di potassio e pigmenti inorganici. Oltre mille metri quadrati di superfici decorate sono stati messi in sicurezza e puliti. Le maestranze hanno proceduto insieme in alcune operazioni delicate come il consolidamento strutturale, effettuato collegando con nuove catene i pilastri della cupola. Questa operazione, delicata ma invasiva, ha comportato lo stacco di porzioni di affresco sui pilastri per mettere i capochiave nella muratura. Una volta armate le piastre, le porzioni di intonaco restaurate sono state rimesse a posto, stuccate e ritoccate. L’intervento, attuato dall’ufficio tecnico della Diocesi di Macerata con fondi dell’8xmille, fondi assicurativi e della parrocchia Sant’Andrea Apostolo di Pollenza, è stato progettato e diretto dall’architetto Alessandro Nardi con gli ingegneri Francesco Losego, Daniele Menghi e Aldo Tuzio e il geometra Endrio Cesca. I lavori sono stati eseguiti da Crucianelli RestEdile ed Eures Arte, IGuzzini e Salvatori Impianti.