Ricordare i sacrifici dei soldati polacchi

Inaugurata la nuova ala del Museo delle due guerre alla presenza dell’ambasciatrice Anna Maria Anders

Ricordare i  sacrifici dei soldati polacchi
Ricordare i sacrifici dei soldati polacchi

È stata inaugurata ieri, a Loro Piceno, una nuova ala del Museo delle due guerre mondiali: la sezione "2° Corpo Polacco". Alla presenza di un ospite e testimone d’eccezione, l’ambasciatore della Repubblica di Polonia Anna Maria Anders, nonché figlia del generale Wladyslaw Anders, comandante proprio del 2° Corpo Polacco. "Una giornata all’insegna dell’amicizia, tra italiani e polacchi, un legame profondo con le Marche", ha spiegato il sindaco Robertino Paoloni. "Senza il sacrificio di questi soldati, la nostra libertà non sarebbe stata possibile – ha proseguito -. Un museo prezioso per il nostro territorio, custode della memoria di sofferenze ma anche di solidarietà e umanità. Grazie alla passione del collezionista Luca Cimarosa (curatore museale) abbiamo dato vita a qualcosa di unico in Italia: sono esposti molti reperti originali, divise, bandiere, armi di vario genere, pezzi di cingoli dei carri armati, cartine ecc. L’intervento dell’ambasciatore Anders ha commosso la platea nel raccontare la figura del padre e della madre". Toccante anche la lettura, da parte di Roberto Rossetti, di un memorabile articolo di giornale pubblicato nel Natale 1945 dal titolo "A messa con i polacchi" scritto dal lorese Pietro Santini, socialista e antifascista (al quale è dedicata la scuola primaria). Dopo l’intervento della storica Maria Radozyca-Paoletti, che ha raccontato la storia dei soldati di Anders, è stata consegnata una benemerenza a Pierpaolo Sediari (ex vicesindaco di Ancona). La prima parte della mattinata si è svolta al teatro comunale, la seconda al museo con l’esecuzione degli inni italiano e polacco e la visita alla nuova sezione e infine un momento conviviale alle Tenute Muròla dei Mosiewicz. Una location non a caso: il colonnello polacco Antoni Mosiewicz, che si è spento nel 2018 ed è sepolto a Loro Piceno, l’ultimo superstite della Battaglia di Montecassino, era il capostipite della famiglia. "Dopo la guerra – conclude Paoloni – molti polacchi rimasero qui, sul territorio, divenendo nostri concittadini. Bella anche la partecipazione di tante associazioni polacche da fuori, della Scuola Anders di Macerata, delle associazioni reduci e combattenti".

Lucia Gentili