Ricorso al Tar contro l’ordinanza della Regione

Alcuni genitori del comitato "Pas" procedono per vie legali nonostante l’ipotesi di ricominciare in classe da lunedì: "Non ci sono garanzie"

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Nessuna garanzia di mantenere le scuole superiori aperte, anche nelle Marche alcuni genitori presentano ricorso al Tar contro l’ordinanza firmata il 5 gennaio scorso dal presidente della Regione Francesco Acquaroli. È l’ordinanza che ha fatto slittare la ripresa delle lezioni in presenza a dopo il 31 gennaio. "Un ricorso fatto alla luce di quanto pronunciato dal comitato tecnico scientifico del governo che ha ribadito che esistano tutte le condizioni che consentono il ritorno in classe delle superiori nelle zone gialle e arancioni, come stabilisce il Dpcm del 14 gennaio", spiega il comitato Priorità alla scuola. Si punta anche qui ad una sospensiva del provvedimento in attesa che la Regione decida se lunedì prossimo gli studenti potranno tornare al 50 per cento in classe. La decisione del ricorso è maturata ieri dopo l’incontro che una delegazione del comitato "Priorità alla scuola" (Pas) ha avuto in mattinata con l’assessore regionale Giorgia Latini, con il capo di gabinetto del presidente del consiglio regionale Dino Latini e i capigruppo di minoranza Maurizio Mangialardi e Marta Ruggeri. Un incontro considerato deludente perché la delegazione sperava di avere risposte concrete sulla riapertura. L’assessore invece ha ribadito che il ritorno in presenza è vincolato all’andamento dell’epidemia e dei dati di questi ultimi giorni. Così un gruppo di genitori aderenti al comitato ha deciso di muoversi con il Tar. "L’assessora non ha rassicurato sulla certezza di rientrare a scuola nei prossimi giorni – dice il comitato in una nota stampa – e non ha fornito sufficienti rassicurazioni sulla riapertura stabile delle scuole superiori marchigiane, subordinando la didattica in presenza all’andamento dei contagi. Se la giunta regionale noterà che la curva tornerà a salire, le scuole superiori potrebbero essere di nuovo chiuse in via precauzionale, come avvenuto già il 7 gennaio". Oggi se ne discuterà anche nel tavolo tecnico scuola in programma a mezzogiorno, con tutte le parti sociali coinvolte che si vedranno in videoconferenza, collegate anche con l’ufficio scolastico regionale. Il comitato Pas ha chiesto di poter essere presente.