"Ricostruzione, avanti con il commissario"

La deputata Manzi (Pd): "Un errore interrompere una gestione che sta dando frutti"

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"Mi auguro che il nuovo governo non interrompa la gestione commissariale". È l’appello della deputata Pd Irene Manzi. "In questi sei anni sono stati compiuti molti progressi dal punto di vista della prevenzione e della ricerca scientifica, anche per quanto riguarda la ricostruzione sono stati fatti significativi passi in avanti, soprattutto, grazie all’impegno del commissario Giovanni Legnini – afferma la parlamentare –. In due anni sono stati autorizzati più di 10mila cantieri. Ma ci sono ancora oltre 6mila interventi pubblici da completare o da impostare e ancora tante persone in attesa di ritornare nella propria casa o in una di nuova costruzione. Mi auguro che il nuovo governo non interrompa questo percorso che è finalmente a regime e si completi l’iter per l’approvazione del Codice delle ricostruzioni. Con un quadro normativo uniforme che garantisca certezza e velocità alle procedure si potrebbe arrivare a un Dipartimento della ricostruzione che darebbe una direzione certa nella gestione della ricostruzione. Sarebbe un grave errore interrompere la gestione commissariale proprio ora che vediamo i primi importanti risultati. Si sta portando avanti un ottimo lavoro e, cambiando, si rischierebbe di interromperlo".

Sul post terremoto interviene anche Serena Cavalletti, coordinatrice provinciale di Sinistra Italiana, che parla di "ricostruzione in alto mare, progetti fermi, calcinacci immobili. Mancava solo l’attuale indisponibilità di materiali edili a dare il colpo di grazia, con il risultato che molti degli sfollati del 2016 non faranno mai più ritorno in queste terre, e conseguente impoverimento di aree importanti e sovrappopolamento di altre". Per Cavalletti, "il terremoto è stato solo una miccia per far deflagrare un fenomeno voluto, studiato a tavolino, la famosa "strategia dell’abbandono" – prosegue – iniziata ben prima. Per noi abitanti, oltre ai danni, parecchie beffe. Non tanto le vignette di pessimo gusto di Charlie Hebdo, quanto i sedicenti politici. Da quelli locali per cui basta portare qualche concerto pop cantautorale sulle piane di Castelluccio per ridare entusiasmo non si capisce a chi o slancio all’economia non si sa di chi né come con una serata, al trampolino di lancio per le destre. Chi non ricorda "immigrati negli alberghi, terremotati sotto le tende" o le foto di Salvini con nonna Peppina? Chi non ricorda come si sono tutti riempiti la bocca per lasciarci un minuto dopo in compagnia dei nostri calcinacci. Quanto al riscatto il momento è adesso. Il Pnrr è un’opportunità che deve generare opportunità".