LUCIA GENTILI
Cronaca

"Ricostruzione, i risultati ci sono. Serve ascolto"

"A quasi nove anni dal sisma, il processo di ricostruzione mostra risultati concreti e visibili. È emerso anche nel confronto...

"A quasi nove anni dal sisma, il processo di ricostruzione mostra risultati concreti e visibili. È emerso anche nel confronto...

"A quasi nove anni dal sisma, il processo di ricostruzione mostra risultati concreti e visibili. È emerso anche nel confronto...

A quasi nove anni dal sisma, il processo di ricostruzione mostra risultati concreti e visibili. È emerso anche nel confronto promosso dalla Federazione Ingegneri delle Marche (Feding Marche), nella sede dell’Ufficio speciale ricostruzione di Corridonia, alla presenza del commissario Guido Castelli, della Soprintendenza e dei rappresentanti Usr. A parlare è il presidente della federazione, Massimo Conti (nella foto), che torna sull’intervento dell’ordine degli architetti di Macerata, i quali avevano invece parlato di ricostruzione "senza metodo".

"Noi abbiamo promosso l’incontro e il commissario ha partecipato – precisa l’ingegnere Conti –. Abbiamo voluto fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori, mettendo in luce un modello di ricostruzione che ha saputo coniugare rapidità, qualità e sicurezza. Non un processo caotico, ma un sistema snello ed efficiente, capace di valorizzare le competenze tecniche e il patrimonio storico-artistico dei territori colpiti. Grazie a norme chiare, procedure semplificate e un impegno costante per la sicurezza dei lavoratori, si tratta del più grande cantiere "sicuro" d’Europa. Migliaia di cantieri attivi, tante imprese (locali e non) e famiglie che tornano a casa rappresentano il segno tangibile di un lavoro efficace.

L’azione della Regione e del commissario è stata elogiata per la capacità di coinvolgere tutte le professioni tecniche, superando visioni settoriali: ingegneri, architetti, geometri, restauratori, geologi, urbanisti, archeologi. Nel dibattito è emersa con forza l’esigenza di superare le vecchie contrapposizioni tra categorie professionali. Ogni figura tecnica porta un contributo unico e insostituibile, in un approccio basato su collaborazione e ascolto reciproco.

Sul fronte tutela dei beni culturali, la Federazione ribadisce che non c’è "nessuna contrapposizione tra arte e ingegneria, ma la sicurezza strutturale è imprescindibile anche per il patrimonio storico". "La sfida è garantire stabilità e protezione, senza rinunciare al valore estetico e identitario dei luoghi – conclude Feding Marche -. Sicurezza e patrimonio possono coesistere. Lanciamo infine un appello alle categorie professionali: basta logiche divisive, sì a una collaborazione costruttiva e continuativa. Il dialogo tra i presidenti degli ingegneri delle Marche e degli architetti di Macerata è stato già avviato per creare momenti di confronto tecnico sempre più inclusivi e orientati alla qualità".