
Sembrano accorciarsi i tempi per il restauro e la riapertura del Museo archeologico di palazzo Finaguerra. Infatti, la cabina di...
Sembrano accorciarsi i tempi per il restauro e la riapertura del Museo archeologico di palazzo Finaguerra. Infatti, la cabina di regia del sisma con ordinanza speciale ha aumentato di 335mila euro il contributo per il suo restauro e il ripristino della sede museale con i reperti archeologici, per un totale che ora ammonta a 2,3 milioni di euro. Il restauro di palazzo Finaguerra, dal 2003 al sisma del 2016 sede di uno dei più importanti musei archeologici marchigiani, prevede la riqualificazione della struttura cinquecentesca, quasi tutta affrescata, divisa su tre piani, che dovrà tornare a ospitare reperti di epoca picena, romana e medievale, oltre ai laboratori didattici e del deposito della Soprintendenza archeologica delle Marche. L’aumento di risorse si è reso necessario per consentire lo smontaggio e lo stoccaggio delle teche espositive e il trasferimento in sicurezza dei reperti archeologici, operazioni indispensabili per permettere le indagini sulle strutture portanti e sugli apparati decorativi del palazzo. "Siamo felici di poter dare questa notizia – ha affermato il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli –, anche sapendo quanto l’ex sindaco Baldini avrebbe apprezzato questo avanzamento per la valorizzazione del ricchissimo patrimonio archeologico di Matelica". A fargli eco il primo cittadino di Matelica Denis Cingolani, che ha considerato "fondamentale investire risorse della ricostruzione per il recupero di spazi dedicati alla cultura nella nostra città: sono in corso diversi cantieri e abbiamo molti progetti dedicati non solo al ripristino, ma anche alla successiva valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale". Matteo Parrini