Trentamila tonnellate per il secondo semestre 2025 e 58mila per l’intero 2026. È questa la quantità complessiva di rifiuti (una parte dei quali pretrattati) che, a partire dal primo luglio, saranno periodicamente trasferiti dalla provincia di Macerata in quella di Ancona, precisamente nella discarica di Corinaldo, gestita dalla società Asa Srl. Questo il frutto dell’accordo tra le Province di Ancona e Macerata contenuto nel decreto che il presidente dell’Ata 3 di Macerata Sandro Parcaroli ha firmato giovedì scorso. Un passaggio obbligato, "anche al fine di scongiurare situazioni di emergenza", tenuto conto che nel nostro territorio Cosmari srl non ha una discarica di appoggio, e non c’è più posto per i nostri rifiuti nel sito di Tavullia, in provincia di Pesaro, dove li abbiamo portati dall’estate scorsa ad oggi. Il trasferimento a Corinaldo, anche per la minore distanza, ridurrà i costi da sostenere per il trasporto, ma non la Tari per la quale nel 2024 in provincia di Macerata è stato attuato un aumento medio dell’8,9%, a cui si aggiungerà quello già programmato per il 2025, che vale mediamente un + 8,4%. Intanto la graduatoria dei siti tra i quali scegliere quello in cui attivare una nuova discarica ancora non c’è: dovrebbe arrivare alla fine del mese, ma il condizionale è d’obbligo in questa telenovela che si arricchisce continuamente di nuove puntate. L’Ata 2 di Ancona ha rilevato che la previsione di smaltimenti ingenti nella discarica di Corinaldo limita temporalmente in maniera rilevante le possibilità di smaltimento della stessa Ata. "È quindi necessario assicurarsi che i procedimenti in atto nell’Ato3 – Macerata di ampliamento della discarica di Cingoli e quello di localizzazione della nuova discarica proseguano senza indugi". A tal fine nell’accordo interprovinciale è stata inserita una specifica clausola che prevede di tenere informati tempestivamente i soggetti coinvolti "sullo sviluppo dei due procedimenti sopra indicati". Della serie: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Per quanto riguarda l’ampliamento del sito di Cingoli (altre 250mila tonnellate), una soluzione provvisoria in attesa della nuova discarica, se tutto fila liscio dovrebbe essere pronto per la fine del prossimo anno, quando cioè scade l’accordo. Ma nessuno è pronto a mettere la mano sul fuoco e c’è da tener conto della posizione del Comune di Cingoli: il sindaco, Michele Vittori, ha sempre detto che si opporrà all’ampliamento se prima non viene indicato il sito per la nuova discarica. Per la cronaca: l’accordo è stato sottoscritto in base al Piano regionale dei rifiuti del 2015, visto che quello nuovo non è ancora stato approvato dal consiglio regionale.
CronacaRifiuti a Corinaldo: firmata l’intesa. Costi ridotti, ma la Tari non calerà