Rifiuti pericolosi a Porto Recanati, sequestrate oltre 50 tonnellate

Il blitz della Guardia di Finanza presso un capannone industriale: denunciato il responsabile

Rifiuti pericolosi a Porto Recanati sequestrati dalla Fiananza

Rifiuti pericolosi a Porto Recanati sequestrati dalla Fiananza

Porto Recanati (Macerata), 21 settembre 2018 - I militari della Finanza (VIDEO) hanno scoperto nella zona industriale di Porto Recanati, un capannone, sede di una società specializzata nella produzione di materie plastiche, dentro cui erano stoccate irregolarmente oltre 50 tonnellate di rifiuti industriali pericolosi. Il legale rappresentate della società è stato denunciato alla Procura di Macerata.

Nel corso dell’intervento, le Fiamme Gialle hanno riscontrato un consistente quantitativo di materiale plastico, rottami metallici, apparecchiature elettriche, veicoli e fusti contenenti oli esausti in pessimo stato di conservazione, distribuiti su di un’area di 3.000 metri quadrati. La presenza di sostanze oleose tracimate da fusti depositati direttamente sul terreno, privi di copertura ed esposti all’azione degli agenti atmosferici, hanno indotto i militari a far intervenire i tecnici dell’Arpam per le verifiche del caso, non potendosi escludere la percolazione nel sottosuolo di sostanze inquinanti.

Il legale rappresentante della società è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Macerata, mentre l’intera area, il capannone industriale e i materiali rinvenuti sono stati posti sotto sequestro cautelare, in attesa degli accertamenti tecnici già disposti dalla stessa Arpam di Macerata. Sono in corso, inoltre, specifiche indagini dirette ad accertare la provenienza del materiale sequestrato, atteso che, lo stesso materiale non risulta quale scarto di lavorazione dell’azienda che lo stoccava.