Riorganizzazione socio-sanitaria, ecco le proposte dei sindaci: "Più fondi alle case di riposo"

Costi di gestione elevati. E Montefano chiede di passare. al distretto di Macerata

L’assemblea dei sindaci dell’Area Vasta 3 ha approvato ieri il documento con le proposte in tema di riorganizzazone sanitaria sul territorio regionale. Il documento con le osservazioni, inviate alle Regione, sulla nuova legge di organizzazione del servizio sanitario, in discussione in queste settimane. Tra le questioni sollevate dai sindaci, quella delle case di riposo: i Comuni infatti vanno incontro a tutta una serie di difficoltà nella gestione delle strutture per anziani. Da una parte c’è l’aumento dei costi di gestione con le famiglie che in molti casi non riescono a sostenere le rette e dall’altra un sempre crescente invecchiamento della popolazione, con il contributo regionale destinato alle strutture per anziani che è fermo ai costi di 20 anni fa. Altro tema su cui si è concentrata l’attenzione degli amministratori ieri l’individuazione concertata di figure che dirigano l’aspetto socio-sanitario. Il direttore socio-sanitario sarà indicato con procedure a evidenza pubblica dal coordinamento delle Ats delle Aree vaste di competenza. Questo per favorire al meglio l’integrazione dei servizi sociali. Tre le proposte avanzate dai sindaci c’è la necessità di "stabilire un modello chiaro di relazione e di operatività, che sia il più possibilmente sovrapponibile alle esigenze degli Ambiti che, ad oggi, hanno dato prova di buona funzionalità, visto che attualmente si relazionano molto di più con i dipartimenti che con i distretti". Nel testo si chiede anche di "prevedere l’introduzione obbligatoria del fascicolo sanitario e favorire la banda ultra larga, specialmente per collegare tutte le strutture del Servizio socio-sanitario".

Nel documento si propone anche la realizzazione di un sistema informativo avanzato e unico per tutta la regione in modo che, soprattutto per le prestazioni diagnostiche, le varie Ast possano interagire per il superamento di determinate criticità dovute a carenze o emergenze epidemiologiche. "Il sistema informativo delle varie Ast, inoltre, dovrà essere supportato e integrato con un sistema informativo regionale in modo che il controllo di gestione – chiedono i sindaci –, la valutazione comparativa dei costi, dei rendimenti, dei risultati e dell’indice di mobilità passiva, il grado di efficacia e di efficienza raggiunto da queste, siano misurabili e comparabili". Tra le richieste anche quella del Comune di Montefano di essere inserito nel distretto socio-sanitario di Macerata e non più in quello di Civitanova. "Sono molto soddisfatto – sottolinea Sandro Parcaroli, presidente della Provincia –, i sindaci hanno lavorato insieme per definire un documento che potesse delineare ancora meglio alcuni aspetti della legge di riforma del servizio sanitario predisposto dalla Regione. Lavorare insieme, in sinergia, è l’unico modo per far crescere il nostro territorio, soprattutto in ambito sanitario dopo quanto abbiamo visto negli ultimi due anni di pandemia".

Chiara Gabrielli