Risplendono i burattini di Maria Signorelli

Mostra allestita dall’Accademia di Belle Arti nel palazzo dell’ex Banca d’Italia che torna ad essere spazio pulsante della città

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La preziosa scenografia dello spettacolo ’Una favola per Klee’ di Maria Signorelli, andato in scena nel 1983, completa di tutta l’attrezzeria oltre a numerosissimi burattini, a distanza di quasi quarant’anni, torna a prendere vita, grazie al lavoro di Enrico Pulsoni, professore del corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti e a una decina di suoi studenti. Oltre all’aspetto storico, però, per Macerata l’apertura della mostra segna anche un gradito ritorno all’interno degli spazi dell’ex Banca d’Italia che, dopo anni di abbandono, tornano ad essere spazio pulsante del centro. La mostra, infatti, è stata allestita al piano terra, all’interno dell’androne della banca e di quella che una volta era la sala degli sportelli a cui i clienti si rivolgevano per le varie operazioni.

"Finalmente possiamo rivedere in opera questo miracolo del teatro dei burattini di Maria Signorelli, sicuramente la più grande burattinaia del Novecento italiano – ha spiegato il professor Pulsoni, non nascondendo un po’ di emozione nel veder concretizzato un progetto che inseguiva da anni -. Per me è un momento di felicità, perché si tratta anche di un pezzo della mia storia all’interno dell’Accademia, visto che ho avuto la fortuna di "fare da passacarte" per questa scenografia che le figlie della Signorelli, Giuseppina e Maria Letizia Volpicelli, hanno voluto donare tanti anni fa al nostro istituto".

Dopo anni in cui la scenografia e una quarantina di marionette tutte realizzate in legno, stoffa e cartapesta, erano rimaste nascoste in vari scatoloni, gli studenti del professor Pulsoni le hanno tirate fuori e recuperate. I protagonisti di questo lavoro certosino sono Luca Luchetti, Federica Angelini, Teresa Marinucci, Anna Perrotta, Chiara Cingolani, Chiara Caldelli e Francesca Zu’, che hanno anche realizzato un video disponibile all’interno della mostra.

"Era un po’ che il professor Pulsoni cercava di dare importanza a questo patrimonio che avevamo la necessità venisse fuori – ha aggiunto la direttrice dell’Accademia, Rossella Ghezzi, che ha tagliato il nastro insieme all’assessore Katiuscia Cassetta, a Lucia Rosa presidente dell’Associazione ’Amici dello Sferisterio’ e a Gabriele Magrini Alunno, in rappresentanza della Banca d’Italia – perché finora conservato in un luogo poco ospitale. L’impegno del professor Pulsoni e degli studenti è davvero importante e mi sembra che in questo luogo ci sia modo di vedere a pieno la complessità dei tanti elementi che compongono la scenografia".

La mostra resterà aperta fino al 31 luglio, tutti i giorni dalle 17 alle 20. Il passo successivo, però, per l’Accademia sarà quello di trovare una collocazione stabile a questo patrimonio ritrovato.