Rissa ai giardini Diaz, accoltellato un ragazzo

Paura a Macerata, un 26enne è in prognosi riservata: ha un polmone perforato e tagli al viso. I carabinieri indagano sull’episodio. Orioli chiede una cabina di regia

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Il giovane è stato soccorso e portato in ospedale (foto d’archivio)

Macerata, 29 agosto 2024 – Un ragazzo è stato accoltellato l’altra notte, durante una rissa ai giardini Diaz. Ora è ricoverato in ospedale in prognosi riservata, mentre i carabinieri della Compagnia di Macerata stanno ricostruendo l’accaduto. Un primo allarme è arrivato intorno alle 23.30 di martedì, quando diversi passanti hanno segnalato una discussione piuttosto accesa ai giardini. Sono accorsi i carabinieri e una Volante della pollizia. Sul posto c’erano tre o quattro immigrati, che sono stati identificati. Tutti hanno detto di non aver visto o sentito nulla di grave, e nessuno aveva armi.

Poco dopo, un’altra chiamata è arrivata al 118 da viale Trieste, vicino al Comune: un ragazzo, arrivato fin lì a piedi, era crollato a terra davanti alla piaggia della Torre. Aveva la maglietta sporca di sangue e i segni di coltellate alla schiena. Il personale sanitario ha allertato i carabinieri, che hanno fatto subito a ricollegare l’accoltellamento alla rissa ai giardini di poco prima. A quanto sembra il ferito, un algerino di 26 anni residente in città, disoccupato ma in regola con i documenti, sarebbe stato ferito al parco e sarebbe scappato verso piazza Mazzini, dove poi è crollato. Il ragazzo è stato portato in ospedale, ha un polmone perforato e tagli al viso. È stato subito operato ed è in prognosi riservata, anche se per fortuna non dovrebbe essere in pericolo di vita.

I carabinieri del Nucleo operativo ora stanno ricostruendo la vicenda. Anche con le immagini delle telecamere, si dovranno chiarire le circostanze che hanno portato alla rissa e individuare gli autori dell’accoltellamento. “Situazione sicurezza allo sbando, occorre immediatamente che il presidente della Provincia Parcaroli convochi con sindaci, assessori alla sicurezza e forze dell’ordine una cabina di regia che possa monitorare l’ondata di violenza che sta tempestando la provincia” attacca il segretario nazionale del movimento iniziativa popolare, Mattia Orioli. “Le forze dell’ordine siano messe in condizioni di operare con maggiori mezzi, risorse e personale” aggiunge, chiamando in causa tutte le istituzioni.