Rogo, le analisi dell’Arpam: "Inquinanti nei limiti di legge"

Pubblicati i risultati sulla qualità dell’aria registrati dal Laboratorio Mobile posizionato a Pollenza Scalo

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L’Arpam ha reso noti i primi dati relativi all’incendio alla Rimel di Casette Verdini a Pollenza nella notte tra il 5 e il 6 dicembre. "I primi risultati sulla qualità dell’aria registrati dal Laboratorio Mobile posizionato in località Pollenza Scalo – evidenzia l’Agenzia per l’ambiente delle Marche – sono relativi ai dati delle concentrazioni orarie di Benzene, Monossido di Carbonio (CO) e Biossido di Azoto (NO2) registrate dalle 21 del 6 dicembre alle 11 di ieri mattina. Per le polveri sottili (Pm10) invece, è stata registrata la media giornaliera (PM10) rilevata nelle giornate del 7 e 8 dicembre". Per quanto ci siano ancora altre analisi in corso, da questi dati "si osserva come gli inquinanti caratteristici della combustione (come ossido di carbonio e ossidi di azoto) subiscano una graduale e costante diminuzione durante tutto il monitoraggio, rimanendo nei limiti di legge pressoché in tutte le fasce orarie". Salvo che per un valore del monossido di carbonio di poco superiore al limite (12,3 contro 10 milligrammi per metro cubo d’aria, registrato alle 21 del 6 dicembre e dimezzatosi fino al 6,6 alle 8 del giorno dopo), in tutti gli altri casi sono dati che rientrano nella normalità. Il valore massimo raggiunto dal monossido di azoto è stato di 28 microgrammi per metro cubo d’aria, rispetto ad un valore limite di 200, mentre le polveri sottili hanno raggiunto 26 microgrammi per metro cubo d’aria alle 23 del 7 dicembre e di 32 alle 23 dell’8 dicembre, contro un valore limite di 50. Non ci sono, dunque, rischi per la salute. Tuttavia, "al momento non si esclude che anche nelle prossime ore possano essere ancora percepiti odori di bruciato da parte della popolazione, in quanto le condizioni meteoclimatiche non sono favorevoli alla diffusione dei fumi verso gli strati alti della troposfera e, di conseguenza, ostacolano la diluizione delle sostanze inquinanti", spiega Arpam.

Franco Veroli