Romoli: "No all’inceneritore"

Pollenza, il sindaco: "Nel Maceratese le priorità sono la nuova discarica e il digestore"

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"Ho rispetto per i colleghi sindaci, ma non nego che ha prevalso in me incredulità e un po’ di rabbia per ciò che ho letto sul termovalorizzatore. Nelle Marche è escluso per legge realizzare un nuovo inceneritore e la stessa assemblea dei sindaci della provincia di Macerata ha escluso di bruciare non solo l’immondizia, ma anche il combustibile solido secondario. Mi ritengo sufficientemente navigato per capire che tutte le decisioni politiche sono reversibili, ma questo processo di revisione deve avvenire negli organi deputati, prima di tutto nel consiglio regionale". Anche il sindaco di Pollenza, Mauro Romoli, interviene nel dibattito apertosi in questi giorni dopo le parole di Giuseppe Pezzanesi, che ha rilanciato la necessità di una discussione sull’incenerimento dei rifiuti. Romoli invita a rivedere le priorità che, nel Maceratese, non sono la termovalorizzazione, ma la nuova discarica e il digestore anaerobico. "Degli studi sulla discarica presentati dai Comuni nel 2021 e, Pollenza fu tra le prime a consegnare le relazioni sull’inidoneità delle proprie macroaree, non si è saputo più nulla e personalmente esigo di sapere quale futuro hanno le porzioni di territorio da me rappresentato su cui oggi ci sono degli investimenti privati fermi proprio per questa incertezza – incalza Romoli –. Di recente, inoltre, ci è stato presentato il progetto per la realizzazione del biodigestore anaerobico che tutti speriamo sia finanziato dal governo con i fondi del Pnrr, un progetto che mi ha trovato da subito d’accordo perché credo sia il modo più corretto e moderno di gestire l’enorme quantità di rifiuti organici prodotti minimizzando gli effetti negativi". Una disponibilità quella del Comune di Pollenza che, però, non vale per un eventuale termovalorizzatore. "Non sta scritto da nessuna parte che siano i cittadini residenti nei Comuni limitrofi al Cosmari a dover sopportare le conseguenze del dover trattare nel sito di Tolentino tutti i rifiuti prodotti dalla provincia e non solo, poiché se un domani si decidesse di realizzare un nuovo inceneritore è facile prevedere che nessuno di questi sindaci oggi entusiasti si farà avanti per ospitarlo e deciderà poi di localizzarlo dove stava quello vecchio. La popolazione di Pollenza ha già dato – conclude il sindaco Romoli –. Tra l’altro bisognerebbe capire, oltre ai riflessi ambientali e per la salute dei cittadini, quale sia la convenienza economica di una tale operazione. Invito i miei colleghi a un sano realismo e a concentrarci sulle priorità che riguardano appunto la discarica, il biodigestore e il miglioramento della differenziata, nonché ad affrontare una questione che nessuno fin qui si è posto: come mai in uno scenario demografico decrescente, influenzato da crisi economica e pandemia, la mole dei rifiuti prodotta è cresciuta? Invito i sindaci a confrontarci, ma nelle sedi e con i modi opportuni, evitando fughe in avanti sulla stampa che non fanno altro che mettere in subbuglio varie comunità".