"Rsa, manteniamo la continuità del servizio"

La Fondazione Ircer gestisce le attività della residenza sanitaria assistita: "Abbiamo dimostrato sensibilità e senso di responsabilità"

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di Asterio Tubaldi

Esprime amarezza il presidente della Fondazione Ircer di Recanati, Giacomo Camilletti, di fronte a certe critiche o notizie che non fanno giustizia – dice – degli sforzi messi in campo per garantire la continuità del servizio della Rsa (Residenza sanitaria assistita) che rischiava di chiudere il 30 settembre scorso con la cessazione del rapporto dell’Asur con la cooperativa Residenza il Corso che ha gestito per anni il servizio. In seguito a ciò gli ospiti sarebbero stati collocati in altre strutture provvisorie in attesa dell’espletamento della gara di appalto per trovare il nuovo gestore entro la data del 31 dicembre prossimo. Per evitare tutto questo l’Ircer "ha accettato spontaneamente – afferma Camilletti – di collaborare con l’Asur affinché non venisse dismesso il servizio Rsa dimostrando notevole sensibilità e senso di responsabilità". Questa assunzione di impegno temporaneo non è stata facile da gestire, anzi, sempre a detta dell’Ircer, "ha richiesto notevoli sforzi organizzativi che si sono concretizzati con l’assunzione di 10 lavoratori che si erano licenziati dalla Cooperativa precedente. Va precisato che la Fondazione Ircer Assunta di Recanati, ente di diritto privato, non è subentrata nella gestione della Rsa e l’intervento di supporto che sta esplicando è temporaneo, infatti cesserà entro il corrente anno. L’assunzione dei dieci lavoratori dipendenti (per un totale di 20 ore a settimana, ndr) che avevano perso il lavoro è stata ovviamente preceduta da una puntuale ed approfondita valutazione". Qui subentra l’amarezza del presidente dell’Ircer perché a fronte di questa collaborazione per il mantenimento di un servizio essenziale per i cittadini di Recanati, la Fondazione sarebbe stata oggetto di critiche proprio sui criteri utilizzati per l’assunzione del nuovo personale. "Vale la pena ricordare – conclude la nota della Fondazione Ircer – che determinate scelte sono di esclusiva prerogativa dell’organo di governo dell’Ircer il quale non può che assumerle attenendosi, oltre che ai vigenti obblighi di legge, anche a criteri di sana e prudente gestione. Non possiamo, pertanto, che esprimere con fermezza la nostra volontà di opporci a qualsivoglia forma di strumentalizzazione o distorsione della reale portata del nostro intervento". Rimangono, però, ancora da chiarire alcuni aspetti di questa operazione, in modo particolare sul perché quattro dipendenti, due Oss, un’educatrice e una fisioterapista, non sono stati assunti anche se con la vecchia cooperativa svolgevano regolarmente il proprio lavoro. Il sindacato chiede di fare chiarezza e di conoscere i criteri adottati nella scelta del personale da riassorbire. I familiari degli ospiti, inoltre, nutrono la preoccupazione che l’allontanamento dell’educatrice e della fisioterapista faccia perdere proprio all’attuale Rsa quel suo compito di riabilitazione del paziente.