"Rubano le offerte in chiesa". Arrestati

Coppia di Montemarciano nei guai, il giudice ha disposto l’obbligo di dimora. A dare l’allarme una fedele

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di Paola Pagnanelli

Accusati di rubare le offerte in chiesa, è finita in manette una coppia residente a Montemarciano, in provincia di Ancona. Si tratta di Antonio Chianese, 48enne di origini campane, e Alessia Mucci, anconetana di 24 anni, entrambi residenti a Montemarciano. I due però in tribunale hanno negato tutto, assicurando che quegli spicci erano il ricavato del loro lavoro e non il frutto del furto appena commesso. A dare l’allarme, giovedì pomeriggio, è stata una fedele che si trovava nella chiesa Regina Pacis di Matelica. La donna ha notato che la coppia armeggiava in modo sospetto intorno alle cassette per le offerte, da cui aveva sentito provenire dei suoni metallici, così aveva chiamato i carabinieri chiedendo il loro intervento. I militari, che erano in giro per i controlli di routine nel territorio, sono subito accorsi in zona individuando la coppia in auto, pronta ad allontanarsi da Matelica. Con una perquisizione, i militari hanno trovato alcune buste contenenti parecchi spiccioli, e un’asta con attaccato il nastro biadesivo, a cui erano ancora appiccicati dei soldi. In tutto si trattava di 49 euro. Così i due sono stati arrestati per l’accusa di furto. Ieri mattina, in tribunale a Macerata si è tenuta l’udienza di convalida, disposta dal sostituto procuratore Stefania Ciccioli. Dopo che i carabinieri hanno riferito in aula sulle circostanze in cui era avvenuto l’arresto il giorno precedente, i due imputati, difesi dall’avvocato Paolo Mengoni, hanno deciso di rispondere alle domande del pubblico ministero Stefano Lanari, per dare una loro versione dei fatti e negare in modo assoluto di aver rubato. Entrambi hanno ammesso di essere entrati nella chiesa Regina Pacis con quel progetto, ma dato che poi erano arrivate delle persone avevano desistito; i soldi che erano stati trovati dai carabinieri non provenivano dalle offerte, ma erano i loro. Chianese per altro ha detto di non lavorare, mentre Mucci avrebbe qualche occupazione saltuaria. Alla fine il giudice Federico Simonelli ha convalidato l’arresto, e ha disposto per i due l’obbligo di dimora nel Comune di residenza, Montemarciano, in attesa del processo per direttissima che è stato rinviato, su richiesta del difensore, al 30 giugno. Chianese e Mucci hanno dunque lasciato da soli il tribunale di Macerata per tornare a casa. La coppia in udienza potrà anche decidere di patteggiare o di essere processata con il rito abbreviato.